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Cambia la distribuzione dei farmaci: presto i prodotti trasferiti dalla diretta o per conto alla convenzionata

Farmaci Redazione DottNet | 07/03/2024 17:54

Mandelli: "Il trasferimento della dispensazione dei farmaci dall’ospedale alle farmacie territoriali, così come previsto dall’ultima legge di Bilancio, rappresenta un’importante novità a beneficio dei cittadini"

Al via il processo di riforma del sistema distributivo di alcuni farmaci, con tutta probabilità quelli a oggi prescritti dai medici di medicina generale e che vanno a curare una serie di patologie croniche e cronico-degenerative (diabete, Bpco fra le altre) ad alto impatto epidemiologico, previsto dall'ultima legge di Bilancio, la seconda del governo Meloni. Come noto la normativa prevede che entro e non oltre il 30 marzo 2024 e, successivamente, con cadenza annuale l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) debba aggiornare il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio (PHT) individuando l’elenco vincolante di medicinali che per le loro caratteristiche farmacologiche possono transitare dal regime di classificazione A-PHT, nonché l’elenco vincolante dei medicinali del PHT non coperti da brevetto che possono essere assegnati alla distribuzione in regime convenzionale attraverso le farmacie aperte al pubblico, e non più dalle farmacie ospedaliere. Oggi al ministero della Salute è stato fatto il punto su passaggi e tempi (stretti) necessari a procedere con questa novità, che mira ad “avvicinare il farmaco al cittadino e non viceversa, e dare centralità al medico di famiglia e alle farmacie, con una rivoluzione straordinaria nella sua semplicità”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.

Oggi i farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale possono essere distribuiti con tre modalità: acquistati e distribuiti direttamente dalle farmacie ospedaliere o da altre strutture sanitarie pubbliche (Distribuzione Diretta); acquistati dalle Aziende sanitarie e distribuiti attraverso le farmacie di comunità di farmaci (Distribuzione Per Conto); acquistati e distribuiti dalle farmacie di comunità (Distribuzione Convenzionata).

La Legge di Bilancio interviene sulle modalità di distribuzione permettendo di trasferire una serie di farmaci dalla “Distribuzione Diretta” e dalla “Distribuzione Per Conto” alla “Distribuzione Convenzionata”. Con le nuove regole, nel caso di farmaci trasferiti dalla “Distribuzione Diretta”, i cittadini non dovranno più recarsi presso la farmacia ospedaliera per ritirare i medicinali, ma potranno farlo nella farmacia di comunità più vicina, senza gravosi spostamenti e con il controllo del proprio medico di famiglia. Ancora, nel caso dei farmaci trasferiti dalla “Distribuzione Per Conto” alla “Distribuzione Convenzionata”, i cittadini non dovranno più attendere che il medicinale acquistato dalla Asl venga ordinato e arrivi nella farmacia, dove dovrà recarsi più volte (con tempi di attesa anche di 3 giorni), ma potranno riceverlo immediatamente poiché già presente nella farmacia di comunità di riferimento.

"Il trasferimento della dispensazione dei farmaci dall’ospedale alle farmacie territoriali, così come previsto dall’ultima legge di Bilancio, rappresenta un’importante novità a beneficio dei cittadini, che consentirà di semplificare l’accesso ai medicinali, con risvolti positivi sulla continuità terapeutica e sull’aderenza alle cure. Ringrazio il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Sottosegretario Marcello Gemmato per aver promosso questo momento di approfondimento e di confronto su un tema di grande rilevanza per i cittadini e per il servizio sanitario", ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), a margine dell’incontro odierno sulle novità legislative nell'accesso ai farmaci organizzato dal Ministero della Salute. "La Federazione – prosegue Mandelli – ha da sempre sostenuto l’opportunità di riportare sul territorio i farmaci che non sono riservati all’uso ospedaliero con l’obiettivo di ridurre i costi sociali a carico di pazienti e caregiver. Il documento sulla revisione dei canali distributivi dei farmaci messo a punto insieme alla Società dei farmacisti ospedalieri e le Associazioni di rappresentanza delle farmacie esprime la volontà di tutta la categoria di realizzare, anche sul fronte dell’assistenza farmaceutica, quella sanità di prossimità in grado di dare una risposta concreta ai bisogni reali dei cittadini". "Un accesso più facile e veloce ai farmaci essenziali, soprattutto per gli anziani e i fragili e per coloro che vivono nelle aree più interne – continua Mandelli – è un presupposto fondamentale per garantire il diritto alla salute. Inoltre, le malattie croniche richiedono un attento e costante monitoraggio dell’aderenza terapeutica quale fattore chiave per gli esiti clinici. La riorganizzazione della distribuzione dei farmaci – che sarà operativa a seguito della revisione del prontuario farmaceutico da parte di AIFA – evidenzia il valore dell’apporto del farmacista di prossimità nell’accompagnare il paziente cronico nel percorso di cura, rappresentando un punto di riferimento sia per la dispensazione delle terapie farmacologiche che per l’erogazione dei servizi cognitivi come il monitoraggio dell’aderenza terapeutica quale ‘strumento’ finalizzato al benessere del paziente e al controllo della spesa sanitaria". "La Federazione conferma il proprio impegno e la disponibilità a collaborare con le istituzioni e a promuovere, anche sul piano culturale, le nuove modalità di accesso al farmaco, con il fine ultimo di garantire una più efficiente gestione delle risorse pubbliche e offrire un migliore servizio per l’assistito", conclude il presidente FOFI. 

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