Canali Minisiti ECM

Intersindacale medici, sarà un dicembre caldo: sciopero anche il 18

Sindacato Redazione DottNet | 04/12/2023 18:32

"Se non saranno soddisfatte le nostre richieste che interpretano le esigenze dei cittadini, il 2024 sarà ancora più caldo"

 "Fermare le prestazioni sanitarie non urgenti nei servizi ospedalieri e territoriali, bloccare le macellazioni, i mercati di carni e pesci e le movimentazioni animali nella filiera sottoposta ai controlli veterinari, garantire solo i servizi essenziali. Non rimane altro modo per far reagire il Governo e fargli adottare misure che non peggiorino le condizioni già precarie della sanità pubblica italiana". Per l'Intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria "dicembre sarà un mese molto 'caldo' e, se non saranno soddisfatte le nostre richieste che interpretano le esigenze dei cittadini, lo sarà ancor più il 2024'.

"Il 18 dicembre - si legge in una nota - dopo molte altre manifestazioni di protesta con ragioni comuni a quelle di questa Intersindacale, come lo sciopero Cgil e Uil del 17 novembre e la manifestazione Cisl del 25, toccherà ancora una volta ai nostri medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, in questa data rappresentati da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm incrociare le braccia, bloccando tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare, in uno sciopero al quale si assoceranno anche i medici della Cisl, dando ulteriore seguito alla mobilitazione, per intensificarne la protesta facendo pressing sul Governo per le istanze comuni sulla legge di Bilancio 2024 e per quelle sui contratti di lavoro del personale sanitario".

Una sequenza di iniziative volte a "massimizzare l'attenzione" e "amplificare le proteste, mai viste così numerose ed oggi più che mai necessarie - proseguono i sindacati - per opporsi ad una Manovra che danneggia il servizio sanitario pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l'occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d'attesa e non tutela la salute dei cittadini. La nostra protesta - avverte l'Intersindacale - non potrà essere fermata da un 'emendamento retromarcia' sulle pensioni, che sarebbe solo un fittizio contentino last minute dopo che il Governo aveva tentato di saccheggiarle".

"Il Governo ci ascolti e modifichi la legge di Bilancio - chiede l'Intersindacale - Come ha salvato le banche dal prelievo sugli extra profitti, trovi il coraggio di rendere efficiente il Servizio sanitario nazionale che è il primo baluardo contro la povertà, l'isolamento degli anziani, la denatalità delle giovani coppie, la tutela delle famiglie senza lavoro o a basso reddito che non possono pagarsi le cure".

"Il Governo - affermano le organizzazioni sindacali - ha la totale responsabilità dei disagi che con il nostro sciopero ricadranno sulle cittadine e sui cittadini, già provati da lunghe liste di attesa. Tale responsabilità ha il significato di una irresponsabilità politica i cui contorni devono essere noti alla popolazione del nostro Paese la quale, siamo certi, comprenderà che la nostra mobilitazione la riguarda da vicino poiché ha come primario obiettivo la difesa di un Ssn pubblico già sull'orlo del precipizio. Una struttura fondamentale della nostra società, sia sul piano sociale sia sul piano economico, che viene messa ulteriormente a rischio dalla legge di Bilancio che contestiamo".

Commenti

I Correlati

A maggio è previsto un coordinamento per fare il punto complessivo sulla discussione contrattuale e decidere le iniziative di pressione

Ministero della Salute: “Rammarico per mancata intesa dopo cinque mesi di interlocuzione”.REgioni: "Da noi ampia disponibilità". Anaao: "Subito soluzioni condivise con gli operatori". Altroconsumo: "Più risorse e meno scaricabarile"

"Riteniamo sia necessario trovare un giusto bilanciamento tra i principi partecipativi e quelli di responsabilità politica"

Congiu: "Il nuovo Ruolo Unico di Assistenza Primaria impone ai medici un'organizzazione rigida e insostenibile, costringendoli a svolgere medicina di famiglia e continuità assistenziale"

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Più letti