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Insetti, 20 morti l'anno per le punture: come prevenire shock anafilattico

Infettivologia Redazione DottNet | 31/08/2023 16:30

L'estate e l'autunno sono i periodi a rischio

Le punture degli insetti possono portare allo shock anafilattiroc. I mesi estivi e quelli autunnali sono i periodi dell’anno più rischiosi per quanto riguarda le punture di insetti con pungiglioni: vespe (compresa quella orientale, sempre più diffusa in Italia), calabroni, bombi e api. Per i soggetti allergici, c'è il rischio di morte come testimoniano purtroppo i più recenti fatti di cronaca. E' possibile, però, evitare le conseguenze peggiori.

"Grazie all’immunoterapia desensibilizzante è possibile prevenire lo shock anafilattico e quindi anche i decessi legati alle punture di insetti", spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove - riferisce una nora - è possibile sottoporsi alla procedura desensibilizzante dedicata ai bambini e ai ragazzi con diagnosi di allergia grave al veleno di questi insetti.

Nell’ultimo anno e mezzo gli accessi al Pronto soccorso dell’ospedale romano per puntura di imenotteri sono stati 625.

È importante riuscire a distinguere una reazione normale da una reazione allergica, si legge in una nota. Diversi insetti con pungiglione quando pungono iniettano sostanze nocive che provocano bruciore, rossore, dolore e prurito. Si tratta di reazioni del tutto normali se localizzate nella sede della puntura e se limitate nell'estensione, nella gravità e nella durata. Si parla invece di allergia al veleno degli insetti quando la reazione locale è eccessiva: troppo estesa, grave e duratura. In qualche caso viene interessata gran parte di un braccio o di una gamba, il rigonfiamento raggiunge un picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. A volte si presentano anche febbre (lieve rialzo della temperatura corporea), spossatezza e nausea.

Le punture di imenotteri scatenano reazioni allergiche in circa 2 persone su 100. Fortunatamente, tra i bambini il fenomeno è molto meno frequente che negli adulti. Tuttavia, proprio a causa del veleno di insetti, ogni anno in Italia muoiono da 5 a 20 persone (tra adulti e bambini). Da gennaio dello scorso anno a luglio di quest’anno - ricorda la nota del Bambino Gesù - il Pronto scorso dell’ospedale ha registrato 625 accessi per punture di insetti con pungiglione: 386 nel 2022 e 239 nei primi 7 mesi del 2023.


 

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