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Immobiliare, società del gruppo Pulcini condannata. Dovrà risarcire oltre 41 milioni di euro a Enpam

Previdenza Redazione DottNet | 26/05/2023 13:45

Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’appello di Roma (quarta sezione civile) confermando il giudizio già espresso dal tribunale in primo grado

La New Esquilino spa, società riconducibile al gruppo Pulcini, è stata condannata a pagare un conto di oltre 41 milioni di euro all’Enpam, l'Ente previdenziale di medici e odontoiatri. A stabilirlo sono stati i giudici della Corte d’appello di Roma (quarta sezione civile) confermando il giudizio già espresso dal tribunale in primo grado. Il caso, ripercorso nella sentenza 3179/2023 pubblicata il 4 maggio 2023, si riferisce alla nuova sede dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. Il contratto di vendita di cosa futura prevedeva che i costruttori romani consegnassero i piani fuori terra dell’edificio nel febbraio 2011, ma l’Enpam era riuscito a trasferirvi i propri uffici solo nel novembre 2013.

 

La società aveva tentato di giustificare i ritardi con gli scavi archeologici avvenuti nei sotterranei e aveva anzi chiesto all’Enpam di pagare delle somme per presunti lavori chiesti in più.  Giustificazioni e richieste respinte dalla magistratura: "Nessuna eccezionalità quindi e nessuna imprevedibilità si possono rinvenire nelle scoperte archeologiche", si legge nella sentenza a proposito dell’area di Piazza Vittorio Emanuele II a Roma, dove l’esistenza di reperti era nota già da decenni prima.  

"I giudici hanno confermato la linearità del nostro operato – commenta il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti –. I nostri legali cercheranno di recuperare ogni euro di quanto previsto dalle sentenze. Resta la soddisfazione di aver contribuito a portare alla luce resti archeologici la cui importanza è stata notata in tutto il mondo e di averli resi fruibili nel Museo Ninfeo, che è aperto al pubblico tutti i finesettimana". Fondazione Enpam ha ottenuto il diritto a ricevere 33,4 milioni di euro di penali per la ritardata consegna dell’immobile, oltre a circa 8 milioni di euro per interessi e rivalutazione monetaria e 166mila euro per le spese legali accumulate nei due gradi di giudizio.  L’ente dei medici e dei dentisti è stato seguito e difeso dagli avvocati Fiorenza Resta, Maurizio Vasciminni e Gerardo Mascolo dello studio legale Pavia Ansaldo.

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