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Inps fa dietrofront, non sale l'età per la pensione

Previdenza Redazione DottNet | 10/01/2025 20:46

Cambiato il simulatore. Durigon, ci opporremo a più mesi

L'Inps fa marcia indietro e cancella dalle simulazioni l'aumento dell'età di pensionamento e dei contributi necessari all'accesso alla pensione anticipata a partire dal 2027. E anche dalla politica arriva l'impegno ad evitare l'allungamento dei tempi. Dopo la denuncia della Cgil sull'aumento a sorpresa di tre mesi a partire dal 2027 e di altri due mesi a partire dal 2029 nelle simulazioni l'istituto ha rivisto gli applicativi e gli aumenti che secondo documenti prodotti dal sindacato erano prima previsto sono ora spariti.

Resta quindi l'accesso alla pensione con 67 anni di età o con 42 anni e 10 mesi di contributi indipendentemente dall'età almeno fino al 2028.  L'aumento aveva provocato allarme dato che non c'è ancora alcuna indicazione ufficiale sull'andamento della speranza di vita da parte dell'Istat nel biennio 2023-2024 rispetto a quello 2022-21 che dovrebbe essere alla base delle eventuali variazioni stabilite con un decreto ministeriale.
Anche un eventuale amento dell'aspettativa di vita potrebbe non trasferirsi automaticamente sui meccanismi pensionistici. Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha avvertito che "la Lega si opporrà in ogni modo all'aumento di ulteriori tre mesi" per l'accesso alla pensione. Per Forza Italia, poi, parla il portavoce Raffaele Nevi che riporta le scelte e la responsabilità in campo politico: "Le scelte non le fanno i tecnici e i tecnicismi, le fa le politica. Vedremo, ne discuteremo: se ne parlerà all'interno della maggioranza e faremo come sempre la scelta migliore". Critica l'opposizione che dal Pd a M5s passando per Italia Viva parla di un pasticcio fatto sulla pelle dei lavoratori mentre i sindacati chiedono l'avvio di un confronto. L'Istat dovrebbe pubblicare questa primavera il dato sulla speranza di vita a 65 anni, base per decidere l'eventuale l'adeguamento dell'età di pensionamento nel 2027.

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