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Il 31 dicembre scadrà la ricetta dematerializzata: Smi, il Governo la proroghi per un anno

Sanità pubblica Redazione DottNet | 20/12/2022 21:22

Onotri: "Il ritorno alla ricetta cartacea rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga, che riteniamo assolutamente necessaria, di almeno un anno

Onotri: "Il ritorno alla ricetta cartacea rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga, che riteniamo assolutamente necessaria, di almeno un anno del provvedimento"

Anche per la ricetta dematerializzata si avvicina la scadenza del 31 dicembre. Oltre all'esonero dalla fatturazione elettronica per i medici, anch'esso in scadenza il prossimo 31, anche la ricetta elettronica ha i giorni contati. "Chiediamo al Ministro della Salute, Orazio Schillaci la proroga oltre la scadenza del 31 dicembre 2022, dell’utilizzo della ricetta dematerializzata almeno per un anno e un provvedimento che renda il suo utilizzo strutturale, afferma Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI che rende pubblica una lettera inviata al Ministro della Salute in merito alla ricetta dematerializzata.

"Bisogna tener conto che i medici di medicina convenzionata risultano essere carenti in tutta Italia. Al tempo stesso sono sempre più oberati da impropri carichi burocratici con una sempre minore disponibilità di tempo per l'attività clinica quotidiana.

Il ritorno alla ricetta cartacea rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga, che riteniamo assolutamente necessaria, di almeno un anno del provvedimento". "Siamo convinti che la ricetta dematerializzata debba diventare uno strumento strutturale per il lavoro dei medici e auspichiamo, in questo senso, un impegno del Governo e del Parlamento. Liberare i medici convenzionati del Servizio Sanitario Nazionale da impropri carichi burocratici è la scelta più giusta per valorizzare la professione, contrastare l’esodo dalla categoria, permettere di utilizzare più tempo alla cura e all’ assistenza dei pazienti" conclude Onotri.

Anche Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione Italiana di medici di medicina generale (Fimmg), ha spiegato: “Come abbiamo già chiesto in due incontri al ministro della Salute, è necessaria la proroga del provvedimento del marzo 2020, che permette al cittadino di non dover andare di persona a prendere il promemoria cartaceo della ricetta, ma di riceverlo via mail. Sappiamo che il tema è sul tavolo e sicuri che mostrerà la sua attenzione verso l'argomento"

I medici sono stati tra i primi a chiedere una proroga al ministro della Salute Orazio Schillaci. "Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro della Salute facendo presente la scadenza e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga", ha detto il presidente dell'Ordine dei Medici, FnomceoFilippo Anelli. "La ricetta dematerializzata – ha aggiunto Anelli – dovrebbe viaggiare di pari passo con il fascicolo sanitario elettronico, che però non tutte le Regioni hanno attivato e non tutti i cittadini vi hanno aderito. Durante il Covid per evitare l'affollamento degli studi è stato consentito di inviare un codice ai pazienti in modo non criptato, via telefono o email. Questo provvedimento è andato benissimo e nelle more che tutte le Regioni adottino e tutti i cittadini attivino il fascicolo sanitario elettronico è un sistema comodo per i pazienti e sicuro per i medici”.

Come si ricorda, fino al 31 dicembre 2022, al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore, l’assistito può chiedere allo stesso medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica tramite:

a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO). 
Il promemoria prodotto dal Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), anche tramite Sistemi di Accoglienza Regionali (SAR), viene spedito da parte del medico prescrittore in forma di allegato a un messaggio e non come testo compreso nel corpo del messaggio stesso;

b) comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile. 
Il medico prescrittore invia all’assistito un messaggio SMS contenente esclusivamente il Numero di Ricetta Elettronica prescritta. In alternativa, il medico prescrittore invia all’assistito il Numero di Ricetta Elettronica o l’immagine del codice a barre dello stesso Numero di Ricetta Elettronica, utilizzando un’applicazione per la telefonia mobile, alla quale risultano registrati sia il medico prescrittore sia l’assistito, che consente lo scambio di messaggi e immagini;

c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico”. Il medico prescrittore comunica il Numero di Ricetta Elettronica prescritta al numero di telefono fisso o mobile indicato dall’assistito. 
 
Le indicazioni per le farmacie
Sempre fino al 31 dicembre 2022, l'assistito che ha ricevuto la ricetta elettronica farmaceutica da parte del medico prescrittore può inoltrare gli estremi della ricetta alla farmacia prescelta. L'assistito individua la farmacia e le comunica i dati della ricetta elettronica unitamente al codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria dell'assistito a cui la ricetta stessa è intestata, secondo le seguenti modalità:

a) via posta elettronica, inviando in allegato il promemoria, ricevuto dal medico tramite e-mail oppure estratto dal proprio fascicolo sanitario elettronico, ovvero, inviando il numero di ricetta elettronica unitamente al codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria dell'assistito a cui la ricetta stessa è intestata;
 
b) via sms o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, inoltrando il messaggio ricevuto dal medico;
 
c) laddove abbia ricevuto telefonicamente dal medico il numero di ricetta elettronica, lo comunica alla farmacia con il codice fiscale a cui è intestata la ricetta elettronica.
 
La farmacia individuata per l'erogazione del farmaco imposta la corrispondente ricetta elettronica nello stato di «presa in carico» nel SAC, anche tramite SAR, e provvede alla erogazione dei farmaci dandone informativa all'assistito per il ritiro presso la farmacia. Laddove possibile, la farmacia provvede a recapitare i farmaci all'indirizzo indicato dall'assistito in fase di richiesta telematica di erogazione farmaci.

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