I ricoveri sono aumentati del 17 per cento. Migliore (Fiaso): tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione. I pazienti vaccinati e ricoverati hanno fatto l'ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia
I ricoveri sono aumentati del 17 per cento. Migliore (Fiaso): tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione. I pazienti vaccinati e ricoverati hanno fatto l'ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei casi
«Se andiamo avanti di questo passo, entro agosto potremmo trovarci in piena emergenza Covid. Uno scenario al quale i cittadini non pensano più, perché ritengono che il Covid sia ormai una banale influenza, senza comprendere che il virus può ancora essere letale». A lanciare l’allarme sono i medici di medicina di famiglia della Fimmg Napoli, per voce di Corrado Calamaro e Luigi Sparano. «Una quantità enorme di nostri pazienti sono a casa con il Covid, molti hanno solo sintomi lievi, ma ce ne sono anche tanti che invece stanno avendo problemi seri e che alla fine devono accedere in ospedale. Il problema enorme, in questo momento, è che ci affidiamo a dati che non sono più attendibili. I contagi - conclude Calamaro - non sono quelli dichiarati nel bollettino regionale, sono ben più alti, perché quel bollettino non può tenere conto delle moltissime persone che si limitano a test fai da te per evitare di finire in piattaforma». I medici di famiglia denunciano insomma che al momento sono moltissime le infezioni "sotto traccia", volutamente non dichiarate per evitare l’isolamento.
E così i ricoveri per Covid-19 sono aumentati del 17,7% come rileva la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) con i dati della rete di ospedali sentinella, relativi al 28 giugno. A incidere di più sono i ricoveri nei reparti ordinari (+20,9%). Pesano in particolare i ricoverati Per Covid, ossia con sindromi respiratorie e polmonari (+ 34,5%), mentre i ricoverati Con Covid, cioè coloro che arrivano in ospedale per altre malattie e vengono trovati incidentalmente positivi, salgono del 10%. Per il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, sull'aumento dei ricoveri incide il tempo trascorso dall'ultima vaccinazione. Sempre nelle terapie intensive, il 38% dei ricoverati risulta non vaccinato e la percentuale sale al 56% tra chi ha sviluppato una patologia polmonare ed è ricoverato Per Covid. Si abbassa inoltre l'età media dei ricoverati in intensiva (59 anni i vaccinati e 48 i non vaccinati). "L'aumento dei ricoveri registrato oggi è significativo non solo per il rialzo del numero di pazienti, ma soprattutto perché torna a crescere la prevalenza della patologia polmonare tipica del virus SarsCov2, i cosiddetti ricoverati Per Covid", osserva Migliore. "Mentre negli ultimi mesi la gestione clinica del paziente Covid ha portato alla realizzazione di reparti multidisciplinari nei quali finivano i malati con fratture o patologie internistiche e chirurgiche, trovati incidentalmente positivi al virus ma bisognosi di assistenza specialistica per altre patologie, adesso - rileva - tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione. Va considerato che tutti i pazienti vaccinati e ricoverati hanno ormai fatto l'ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei ricoveri nelle prossime settimane". Aumentano infine del 13,3% anche i ricoveri nei reparti pediatrici, soprattutto nei bambini molto piccoli, tra 0 e 4 anni (66,7%). Anche per i bambini, l'aumento si concentra sui ricoveri Per Covid.
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