Canali Minisiti ECM

Vaccino di un secolo fa per la tbc efficace contro il Covid

Farmaci Redazione DottNet | 15/06/2021 12:31

Lo indica una sperimentazione descritta sulla rivista BioRxiv, non ancora sottoposta a revisione paritetica

Un vaccino contro la tubercolosi sviluppato oltre un secolo fa sta dimostrando, in una sperimentazione in Australia, di prevenire con efficacia l'infezione da Covid-19 in topi di laboratorio, aprendo la strada verso un nuovo vaccino. Lo indica una sperimentazione descritta sulla rivista BioRxiv, non ancora sottoposta a revisione paritetica. La ricerca dell'Università di Sydney mostra che nei topi immunizzati con il vaccino, la presenza del virus o di un'infiammazione nei polmoni era quasi non misurabile dopo l'esposizione al Covid-19, anche della variante Beta che ha un certo livello di evasione dagli anticorpi. Il vaccino della tubercolosi Bacillo Calmette-Guerin (BCG) fu derivato da scienziati francesi dal batterio che causa la tubercolosi nei bovini, fu somministrato la prima volta nel 1921 a Parigi e continua a essere usato nel mondo.

Ha dimostrato in sperimentazioni di dare protezione contro una gamma di virus respiratori che colpiscono i bambini. E' già in corso un'ampia sperimentazione internazionale, guidata dal Murdoch Children's Research Institute di Melbourne, per testare de il vaccino BCG può assicurare una qualche misura di protezione contro il Covid-19. "Si confronta molto favorevolmente con i risultati su animali di altri vaccini registrati", scrive il responsabile del progetto, lo specialista di malattie infettive e immunologia Jamie Triccas. L'approccio è unico: un'iniezione di un vaccino di basso costo e ampiamente disponibile, seguito da un richiamo che potrebbe essere rapidamente aggiustato per puntare a nuove varianti del Covid-19.

Commenti

I Correlati

Infettivologi, geriatri e igienisti hanno pubblicato un documento scientifico intersocietario che mostra il peso per la salute pubblica e per il SSN del Virus Respiratorio Sinciziale nel paziente con più di 75 anni o con più di 60 e comorbosità

Alzheimer, nuove speranze da uno spray nasale

Neurologia | Redazione DottNet | 26/11/2024 14:05

E' a base di un farmaco sperimentale che 'spegne' un enzima (S-aciltransferasi o zDHHC) nel cervello

Uno studio svedese suggerisce che la presenza di problemi a livello cardiaco possa accelerare il declino cognitivo

L’utilizzo di medicinali a base di oppioidi insieme a Mysimba può causare effetti indesiderati gravi. Linee guida Ema

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Schillaci: Stiamo elaborando un testo collegato alla Finanziaria 2024

Di Silverio: "Il vero limite di tutto l'impianto è la trattazione della colpa grave, il tema su cui ci aspettavamo cambiasse qualcosa, e che invece resta inalterato per impossibilità, ci dicono, di modificare l'impianto ordinamentale"

Aumenta batteri "buoni" nel microbiota, il nostro "secondo cervello"

Infettivologi, geriatri e igienisti hanno pubblicato un documento scientifico intersocietario che mostra il peso per la salute pubblica e per il SSN del Virus Respiratorio Sinciziale nel paziente con più di 75 anni o con più di 60 e comorbosità