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Altroconsumo: bene l'home delivery dei farmaci ma occorrono regole

Farmaci Redazione DottNet | 13/04/2021 21:03

I tempi di consegna sono rapidi, in giornata, e si può scegliere anche una fascia oraria. Non sempre però, nelle nostre prove, c’è stata puntualità

Tra le nuove esigenze in tempi di pandemia e la tecnologia che avanza, anche nel mondo dei farmaci si è diffuso l’home delivery, cioè la consegna a domicilio rapida, in giornata, attraverso piattaforme terze che raccolgono più farmacie vicino casa (diverso dal sito di e-commerce della farmacia stessa, che recapita il pacco tramite corriere anche in tutta Italia, in più giorni).

Abbiamo provato a fare degli ordini a Roma, Napoli e Milano attraverso questi servizi: Consegnefarmaci.it, Comqura.it, Pharmap.it, Pharmercure, Pharmaprime e Glovo. Inoltre, visto che anche le farmacie stesse, oltre a sbarcare su queste piattaforme terze, si sono organizzate con il loro di home delivery, abbiamo fatto alcune prove anche con l’app di Lloydsfarmacia (dal sito fanno e-commerce tradizionale e non consegna a domicilio), con Farmaciaigea.

com (Roma) e Detommasis.it (Napoli) via telefono, come indicato sul sito, su cui hanno anche un classico e-commerce, che consegna in alcuni giorni. E questa ambiguità tra home delivery e e-commerce del settore farmaceutico è proprio uno dei nodi affrontati nell'articolo pubblicato su Altroconsumo Insalute di aprile 2021.

Consegna di medicinali: come funziona?

Il servizio delle piattaforme di delivery provate non è stato sempre perfetto, ma in generale funziona ed è molto comodo: pensiamo alle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria o a chi non si può spostare per ragioni di salute, magari perché è in isolamento e ha bisogno di ricevere a domicilio i farmaci prescritti dal medico per il Covid (in caso di necessità, ricordiamo anche i servizi per la consegna a domicilio di medicinali di Federfarma e Croce Rossa gratuiti per i soggetti fragili e chi è positivo al Covid).

Le piattaforme sono eterogenee: si va da quelle che hanno una vetrina di prodotti a quelle che prevedono un form, il telefono whatsapp per gli ordini, fino ad altre in cui inserisci il tuo indirizzo e ti compare la lista delle farmacie vicine che consegnano tramite un fattorino.

I tempi di consegna sono rapidi, in giornata, e si può scegliere anche una fascia oraria. Non sempre però, nelle nostre prove, c’è stata puntualità; e il ritardo, anche di oltre un’ora o la mancata consegna di un farmaco, come pure ci è capitato, non sono poca cosa, se parliamo di medicinali necessari: meglio tenerne conto.

Sui siti provati (eccetto Glovo) si possono ordinare anche medicine su prescrizione, rimborsabili (ricetta Ssn) o meno (ricetta bianca). Nel primo caso, la procedura è stata facilitata da una novità introdotta a seguito della pandemia: per ridurre gli spostamenti si è permesso di ritirare un farmaco in fascia A anche con il Nre (numero ricetta elettronica). Mentre con la ricetta bianca, ancora cartacea e da vidimare (anche se per poco, secondo una nuova norma), c’è un servizio a pagamento, per cui il fattorino passa prima a casa o dal medico a ritirarla.

Le criticità

Il settore dei farmaci è sottoposto a una serie di norme, ad esempio nella comunicazione, nella distribuzione, nel trasporto, nella tutela della privacy ecc. Informazioni e foglietto illustrativo erano presenti spesso sui siti, ma non sempre; non sempre c’è modo di entrare in contatto con il farmacista al momento dell’ordine e non ci sono mai avvertenze sull’uso responsabile dei medicinali.

I farmaci, inoltre, sono stati consegnati molto spesso senza attenzioni per la privacy, in sacchetti trasparenti o con dati degli acquirenti visibili: puoi trovare alcuni esempi delle confezioni ricevute e le altre criticità individuate nell'articolo completo che puoi leggere in pdf.

Al momento, il mondo del delivery dei farmaci sembra muoversi in un contesto normativo quantomeno poco definito. La legge del 2014 sulla vendita online dei medicinali  di per sé, vieterebbe la vendita dei farmaci con obbligo di ricetta tramite i siti delle farmacie; inoltre in una circolare del 2016 il ministero della Salute chiariva che la vendita online dei farmaci da banco è ammessa solo sui siti delle farmacie autorizzati (riconoscibili da un apposito logo) e non attraverso altri siti, app, marketplace, intermediari.

Ma, allora, che cosa sta succedendo con l’home delivery, con cui – di fatto – si fanno arrivare a casa anche medicine su prescrizione e tramite siti diversi da quello della farmacia? Sembra che il discrimine stia nel fatto che la norma riguarda la vendita a distanza sul sito di e-commerce della farmacia e non le piattaforme per la consegna a domicilio, anche se – nel concreto – sempre di farsi arrivare a casa i medicinali si sta parlando. Nelle interviste ad Aifa e Federfarma riportate nell'articolo ci è stato confermato che il tema necessita di chiarimenti e che è stato richiesto un tavolo di confronto con il ministero dela Salute: Altroconsumo invierà i risultati dell'inchiesta alle istituzioni offrendo il suo contributo alla discussione.

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