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Iss: la variante inglese domina sulla brasiliana e sulla sudafricana

Infettivologia Redazione DottNet | 11/03/2021 11:14

Rallentarle è possibile solo con misure più severe in quanto potrebbero avere un impatto rilevante

La variante inglese (VOC 20212/01) del virus SarsCoV2 domina nettamente rispetto alle varianti brasiliana (P1) e sudafricana (501.V2), con una stima di prevalenza a livello nazionale del 54% (con una forchetta, ossia un intervallo di confidenza, che va dallo 0% al 93,3%). La stima per la variante brasiliana è del 4,3% (0%-36,2%) e per la sudafricana dello 0,4% (0%-2,9%).

E' quanto emerge dall'indagine annunciata il 17 febbraio dal ministero della Salute e coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con ministero della Salute, Regioni e Province autonome.

Rallentare le varianti è possibile solo con misure più severe in quanto 'potrebbero avere un impatto rilevante''. Lo indica l'Istituto Superiore di Sanità . "Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese, si raccomanda - si legge nel documento - di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione delle varianti, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto".
  

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