Canali Minisiti ECM

La mitomicina funziona solo con il 40% dei pazienti, ecco perché

Farmaci Redazione DottNet | 14/01/2021 19:10

Il farmaco chemioterapico più usato contro il tumore alla vescica attiva il sistema immunitario risvegliando la risposta contro il tumore

Scoperto perchè la mitomicina, il farmaco chemioterapico più usato contro il tumore alla vescica, funziona solo con il 40% circa dei pazienti, mentre la metà ha una recidiva. La chiave sta in una proteina del tumore che può essere usata come biomarcatore. A spiegare questo meccanismo, che può aiutare a prevedere la risposta alla cura e monitorare meglio i pazienti a rischio di recivida, sono i ricercatori dell'ospedale e università Humanitas di Rozzano, sulla rivista Science Translational Medicine. "Abbiamo voluto capire perchè la mitomicina funziona in circa il 40% dei pazienti mentre negli altri si ha una recidiva", spiega Maria Rescigno, docente di Patologia Generale di Humanitas University.  Si è così visto che in alcuni pazienti questo farmaco funziona anche da attivatore del sistema immunitario, risvegliando la risposta contro il tumore. La mitomicina attiva cioè un segnale che spinge le cellule del sistema immunitario a 'mangiare' la cellula tumorale.

"È un meccanismo di azione della mitomicina mai descritto prima - prosegue Rescigno -. In altre parole, se la cellula tumorale esprime una determinata proteina, che funziona da marcatore, questa andrà incontro alla morte. I pazienti che rispondono meglio alla terapia sono quelli con questo marcatore". I ricercatori hanno proceduto verificando la presenza del marcatore in 52 pazienti, scoprendo che quelli che ne erano privi non rispondevano alla mitomicina. In questo modo, secondo gli studiosi, si potrà prevedere la risposta alla cura e scegliere la terapie più adatta. "Vogliamo andare avanti, studiando se sia vantaggioso somministrare il farmaco già prima di asportare il tumore - aggiunge Rodolfo Hurle, urologo dell'Humanitas - per scatenare in anticipo la risposta immunitaria. Nei prossimi studi cercheremo di capire se questo stesso procedimento può essere usato anche sulle forme più aggressive del cancro alla vescica".

fonte: Science Translational Medicine

Commenti

I Correlati

Ogni anno in Italia quasi 6.000 nuove diagnosi di tumori testa-collo e aumentano i casi legati all’HPV, colpiti anche pazienti giovani

Il 2025 sarà un altro anno record. Farmaci nuovi anche per vaccini, malattie rare e Alzheimer

L'azienda è pronta per continuare "a valutare e promuovere programmi promettenti, al fine di offrire ai pazienti nuovi farmaci innovativi"

E' approvato da Aifa e prescrivibile con piano terapeutico, il primo trattamento orale (ritlecitinib) per l'Alopecia Areata severa negli adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti