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Sviluppato e brevettato un dispositivo per la dialisi polmonare

Pneumologia Redazione DottNet | 22/06/2020 14:08

PneumoHelp rimuove l'anidride carbonica: così diventa meno necessario intubare

Una start up specializzata nella produzione di apparecchiature elettromedicali nel campo dei trattamenti extracorporei, Intensivecare Spa (www.intensivecarespa.com), ha sviluppato e brevettato un dispositivo high-tech, PneumoHelp, per la dialisi polmonare adatta alla cura della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e del Covid-19 secondo una tecnica oggetto di studio e pubblicazioni scientifiche dei professori Stefano Nava e Marco Ranieri del Policlinico universitario "Alma Mater" - Sant'Orsola di Bologna.

PneumoHelp è un dispositivo per la rimozione dell'anidride carbonica direttamente dal sangue del paziente; una tecnica che potrebbe definirsi "dialisi polmonare".  Grazie a un accesso vascolare mininvasivo preleva il sangue da una vena del paziente e per mezzo di una innovativa pompa peristaltica atraumatica, lo fa passare attraverso un dispositivo (l'ossigenatore) che elimina la CO2. Il sangue depurato è restituito al paziente tramite l'altra via dello stesso catetere.

Questo trattamento rimuove gran parte della CO2 e consente di ventilare il paziente riducendo, al contempo, la necessità di intubazione (ventilazione non invasiva, NIV) o, nei casi più gravi, permette una ventilazione invasiva che rispetta la fisiologia del polmone proteggendolo da effetti collaterali e da danni da ventilatore (ventilazione protettiva). L'apparecchio è unico al mondo nel suo genere ed è totalmente italiano sia nella sua definizione tecnico-scientifica che nella sua ingegnerizzazione. PneumoHelpsi rivolge al trattamento della broncopatia cronica ostruttiva (BPCO) esacerbata, della BPCO cronica (terza causa di morte nel mondo) e permette la ventilazione protettiva nel trattamento della ARDS (Sindrome da distress respiratorio acuto) come in tutti i casi di prolungata ventilazione forzata. Attualmente sono registrate nel mondo oltre 250 milioni di persone affette da BPCO, ma si presume siano molte di più in realtà poiché la BPCO, in molti Paesi, non è ancora adeguatamente individuata e diagnosticata.  Intensivecare ha concluso con la multinazionale Getinge un accordo per la distribuzione, a livello globale, del dispositivo che prevede le prime consegne nell'ultimo trimestre di quest'anno.

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