Scotti: "Il nostro compito è mettere a punto a punto una terapia alternativa per chi assumeva farmaci con Ranitidina, ma ci troviamo di fatto a doverli rassicurarli in generale sull'uso un po' di tutti i medicinali"
Non c'è pace per i medici: i pazienti hanno invaso gli studi per capirne di più sui farmaci contaminati, a causa delle fakenews girate dopo il ritiro e il blocco di alcuni prodotti. Eppure, come spiegano gli esperti dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), prima e dopo l'arrivo in commercio di un medicinale, il controllo sulla sua sicurezza è una costante che lo accompagna sempre. Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) parla a nome della categoria: "Il nostro compito è mettere a punto a punto una terapia alternativa per chi assumeva farmaci con Ranitidina, ma ci troviamo di fatto a doverli rassicurarli in generale sull'uso un po' di tutti i medicinali, anche a seguito della richiesta, da parte
A fronte di tanta preoccupazione ingiustificata, a ricordare gli step nei controlli di sicurezza che accompagnano i farmaci è un documento pubblicato dall'Aifa in occasione della Giornata della sicurezza delle cure, che si è celebrata lo scorso 17 settembre. La prima verifica avviene prima ancora dell'Autorizzazione all'immissione al commercio (Aic). L'autorizzazione, infatti, "viene rilasciata a seguito di una approfondita valutazione scientifica dei suoi requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia". Per verificare che, non vi siano anomalie nel processo di produzione, l'Aifa "ispeziona periodicamente i siti di produzione di medicinali e materie prime" per "verificare la conformità alle norme di buona pratica di fabbricazione". Una volta autorizzato un farmaco, viene poi periodicamente monitorato e i dati di sicurezza vengono valutati nell'ambito della Rete Nazionale di Farmacovigilanza, un data base per le segnalazioni di sospette reazioni avverse. C'è poi tutto un capitolo che riguarda la gestione dei possibili difetti di qualità, come potrebbe essere la presenza di nitrosammine o altre sostanze. "In caso di segnalazione di difetti di uno o più lotti di medicinali, l'Agenzia interviene con azioni che possono prevedere la sospensione o il ritiro dal mercato dei lotti interessati fino alla revoca dell'Aic". In tutto questo complesso iter, conclude Aifa, "i cittadini hanno un ruolo centrale perché possono fornire informazioni preziose sugli effetti dei farmaci, segnalare eventuali presenze di difetti di qualità e sospette reazioni avverse, compresa l'inefficacia".
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