'Talents in motion' unisce 40 aziende, università e istituzioni
Imprese, associazioni, istituzioni e università si alleano per far tornare i "cervelli in fuga" dall'Italia e posizionare il Paese come nuovo polo europeo di attrazione per u talenti che vivono all'estero. Nasce così 'Talents in motion', un progetto promosso dall'headhunter Patrizia Fontana, che coinvolge oltre 40 grandi gruppi italiani ed esteri presenti in Italia, impegnati a promuovere l'attrattività del nostro Paese. Le scarse prospettive dell'Italia spingono i talenti ad abbandonare il paese: l'85% ritiene che il paese in cui lavora offra un migliore contesto professionale e maggiori prospettive di carriera rispetto all'Italia. Inoltre il 26% non tornerebbe più, neanche a fronte di un'offerta più remunerativa o prestigiosa, ma la gran parte di loro (74%) sta valutando il rientro, a certe condizioni.
Il 68% lo farebbe solo a fronte a fronte di una posizione con uguale o maggiore prestigio e remunerazione.
"L'obiettivo è tra un anno di misurare l'efficacia degli sforzi sostenuti da tutti i partner in un Forum cui contiamo di arrivare forti di 250 aziende sostenitrici che si saranno unite al progetto, in buona parte anche pmi. Una crescita che si traduce anche in incremento del pil e in un maggior numero di occupati qualificati", evidenzia la presidente di Talents in Motion, Patrizia Fontana, ricordando che la fuga dei cervelli ha un costo in Italia di circa 14 miliardi di euro l'anno (pari all'1% del Pil).
"Il testo della legge di Bilancio approvato dalla Camera non contiene alcun riferimento alla volontà di vincolare al rinnovo dei contratti collettivi l’accreditamento delle strutture sanitarie private al SSN"
"Però on basta, perché i medici vanno incentivati con ulteriori finanziamenti: se le remunerazioni rimangono le stesse non basta cambiare la sede in cui si stipulano i contratti"
Di Silverio, Quici, De Palma: Nonostante le promesse, le belle parole, gli apprezzamenti: nulla. Onotri: Non si sono trovate le risorse adeguate a sostenere la medicina convenzionata
La condanna "per il mancato rispetto delle decisioni di un paziente, rappresentato dalla figlia, sua amministratrice di sostegno"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
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