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Gli alimenti ultra-elaborati aumentano il rischio cardiovascolare

Nutrizione Redazione DottNet | 03/06/2019 17:05

Lo confermano due studi sul British Medical Journal

 Arriva una condanna della ricerca scientifica contro gli alimenti ultra-elaborati. Sotto accusa sono i prodotti da forno confezionati e gli snack, le bevande gassate, i cereali zuccherati, i piatti pronti con additivi alimentari, le zuppe di verdure disidratate e la carne e prodotti di pesce ricostituiti, che spesso contengono alti livelli di zuccheri aggiunti, grassi o sale. Secondo due studi pubblicati sul British Medical Journal, infatti, cresce il rischio di patologie cardiovascolari. Nel primo studio, ricercatori di Francia e Brasile hanno valutato le potenziali associazioni tra alimenti ultra-elaborati e rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari su 105.159 persone con un'età media di 43 anni.

I risultati hanno mostrato che un aumento del 10% di alimenti ultra-elaborati nella dieta è risultato associato a tassi significativamente più elevati di malattie cardiovascolari (+12%), coronaropatie (+13%) e malattie cerebrovascolari (+11%).

Nel secondo studio, i ricercatori dell'Universidad de Navarra, in Spagna, hanno studiato 19.899 persone con un'età media di 38 anni. Qui è emerso che un maggiore consumo di alimenti ultra-elaborati (più di 4 porzioni al giorno) era associato a un aumento del 62% del rischio di mortalità per tutte le cause rispetto a un consumo inferiore (meno di 2 dosi al giorno). Per ogni dose giornaliera in più di alimenti ultra-elaborati, il rischio di mortalità è risultato aumentare del 18%

fonte: British Medical Journal

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