Gli integratori alimentari (25% di positività), le bevande vegetali (11,9%) e gli snacks, i dessert e altri alimenti (9,7%) sono i prodotti con la maggiore presenza di Ogm
Sono pari al 2,7%, del totale esaminato di 635 unità, i campioni alimentari sul territorio positivi agli Ogm (Organismi geneticamente modificati), una percentuale di poco inferiore all'anno precedente. Mentre "nessuna non conformità" è stata rilevata sui 119 campioni all'importazione. Gli integratori alimentari (25% di positività), le bevande vegetali (11,9%) e gli snacks, i dessert e altri alimenti (9,7%) sono i prodotti con la maggiore presenza di Ogm nel settore 'convenzionale', mentre nel biologico le uniche positività (10,3%) si registrano tra le bevande vegetali. Questi i primi risultati, relativi al 2023, del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di Ogm negli alimenti, della Direzione Generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute, in atto per gli anni 2023-2027.
Riducono il rischio di malattie cronico-degenerative, come malattie cardiovascolari, obesità, diabete, alcune tipologie di cancro e sono un alimento alla base della dieta mediterranea
Nuovo test al Bambino Gesù le scova evitando le reazioni gravi
L’installazione lancia la campagna “Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza”, promossa da Lilly con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus
Una ricerca evidenzia gli effetti di una alimentazione con frutta, verdura e cereali integrali, fagioli, noci e semi, con olio d'oliva come fonte primaria di grassi
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Commenti