In Italia 2.526 persone infettate e 8 morti, meno del 2017
Nel 2018, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nei 53 paesi della regione europea, che comprende oltre all'Europa tutti i paesi dell'Est e la Russia, ci sono stati oltre 82mila casi di morbillo, il numero più alto del decennio, con 72 morti. La cifra è tre volte rispetto a quella del 2017 e 15 volte quella del 2016, l'anno del record negativo. La situazione è sotto osservazione anche in Italia, dove nel 2018 sono stati segnalati 2526 casi e 8 morti.
Nei Paesi della Regione europea, i casi si sono verificati in 47 stati su 53 e dai dati, rileva l'Oms, appare chiaramente che il ritmo attuale di crescita delle vaccinazioni sarà insufficiente a fermare la circolazione del morbillo. La malattia sta colpendo in diverse parti del mondo comprese quelle, come gli Usa, dove sembrava debellata.
Quasi la metà dei malati (47%) ha avuto almeno una complicanza, di cui la più frequente è stata la stomatite. Ve ne sono state però anche di più gravi, come 252 casi di epatite, 252 di polmonite, 190 di laringo-tracheobronchite e 179 di insufficienza respiratoria. Delle otto persone morte, una era un bambino di 10 mesi, mentre gli altri erano adulti. Il 58,1% dei casi segnalati è stato ricoverato mentre un ulteriore 17,2% è andato al Pronto Soccorso. Nel 2018, l'incidenza di casi di morbillo a livello nazionale è stata di 42 casi per milione di abitanti. Complessivamente dal 2013 sono stati segnalati 13.001 casi di morbillo. Sempre nel 2018 sono stati segnalati anche 23 casi di rosolia con un'età media di 24 anni.
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