In Italia circa 6.200 medici specializzandi iscritti all' ultimo anno del relativo corso potrebbero partecipare per l' accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina
Anaao, il sindacato dei medici dirigenti, annuncia l' intenzione di procedere con un ricorso giudiziario contro la decisione della Regione Veneto di assumere medici pensionati contro la carenza di personale. A comunicarlo una nota dello stesso sindacato. L' Anaao "si attiverà inoltre - prosegue la nota - per far annullare tutti i concorsi indetti da Azienda Zero per l' accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nelle diverse discipline bandite che non contempleranno, tra i requisiti generali per l' ammissione, quelli dell' essere medici in formazione specialistica iscritti all' ultimo anno del relativo corso, come previsto dalla normativa vigente.
"La giunta regionale - spiega Adriano Benazzato, segretario regionale Anaao Assomed del Veneto - si preoccupa di promuovere una delibera, a nostro giudizio illegittima, per autorizzare il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a medici ospedalieri in pensione". "E si continua a sproloquiare, sbagliando, sul numero chiuso per l' accesso a Medicina, dimostrando ancora una volta di non aver la comprensione dei problemi e della gravità degli stessi, invece di adoperarsi con forza con chi di competenza affinché, se non eliminato il numero chiuso per le ammissioni alle scuole di specializzazione, siano almeno aumentati di 3.300 posti l' anno i corsi per la formazione specialistica nelle diverse discipline e promossi nella nostra regione i Teaching Hospital", conclude.
Federfarma risponde alle critiche: "Le misure non si pongono in contraddizione con la normativa di settore, ma hanno il merito di specificare e dettagliare le fasi procedurali dell’esecuzione dei test". Mandelli, direzione giusta
"Essere medico, chirurga e donna oggi come ieri vuol dire ancora dover dimostrare non di essere più brave di altri, ma di valere, di essere affidabili, credibili per i pazienti"
Onotri (Smi), “Continueremo ad impegnarci affinché diminuisca il carico burocratico per i medici di medicina generale e per il riconoscimento dell’auto certificazione dei primi 3 giorni di malattia"
Testa: "La situazione di grande confusione in cui versa la medicina generale non aiuta né ad arruolare nuovi medici né a trattenere quelli che già operano con fatica sul territorio"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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