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Vaccino contro la meningo B valido anche per le infezioni sessuali

Infettivologia Redazione DottNet | 11/07/2017 16:42

Nelle settimane scorse è arrivato l'allarme dall'Oms: trovati casi di gonorrea multi resistenti

Un vaccino contro la meningite B può contribuire a interrompere la diffusione della gonorrea, un'infezione sessualmente trasmessa e causa di infertilità ma sempre più resistente a tutti gli antibiotici.    E' di pochi giorni fa l'allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per via dell'individuazione di alcuni casi di gonorrea resistenti a tutti i farmaci e quindi, di fatto, incurabili. Ciò significa che anche le persone trattate per l'infezione possono continuare a portare e diffondere i batteri.    Finora i vaccini sperimentali per questa malattia sono tutti falliti, ma uno studio pubblicato su Lancet rivela che ce ne potrebbe essere uno in grado di avere un impatto positivo.  

L'infezione da Gonorrea è causata infatti da batteri Neisseria gonorrhoeae, che sono strettamente correlati a Neisseria meningitidis, della meningite B.

Poiché le sequenze proteiche dei batteri che causano la meningite B e la gonorrea sono per l'80-90 per cento identiche, le reazioni immunitarie a una potrebbe influenzare l'altra. Di qui l'idea di Steve Black dell'Ospedale dei Bambini di Cincinnati, in Ohio, di utilizzare come 'esperimento naturale' un focolaio di meningite B verificatosi in Nuova Zelanda negli anni '90 che ha portato a una vaccinazione di massa la popolazione. Analizzando i record clinici, Black ei suoi colleghi hanno scoperto che i 15.000 neozelandesi che avevano ricevuto il vaccino contro la meningite B, avevano anche il 31 per cento meno probabilità di aver contratto successivamente la gonorrea rispetto a chi non era stato vaccinato. E comunque tra i vaccinati, chi aveva contratto la gonorrea, presentava sintomi più lievi. 

fonte: ansa

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