“Chiariamo innanzi tutto che il blocco del simpatico a cui si pensava una volta oggi va escluso perché non si è dimostrato utile e questo consegue alle maggiori conoscenze che con il tempo sono state acquisite sulla malattia e che hanno escluso che il problema derivasse appunto proprio dal sistema nervoso simpatico”. A dirlo è il dottor Massimo Varenna Responsabile U.O. Centro Diagnosi e Terapia Patologie Osteometaboliche dell’Istituto Ortopedico Pini di Milano. Con lui abbiamo fatto il punto sulle armi a disposizione per prevenire l'algodistrofia e soprattutto sulle terapie a disposizione e in sviluppo. “Oggi – spiega - ci si orienta invece su molecole della classe Bisfosfonati che mostrano la capacità di ridurre dolore e infiammazione interrompendo il metabolismo anaerobio e l’acidosi locale e contrastando la produzione di mediatori flogistici”. Ma non c’è alcun modo per poter evitare questa sindrome così tanto dolorosa?
In termini preventivi, l’impiego di Vitamina C, in ragione delle proprietà antiossidanti, sembra essere in grado di ridurre significativamente l’incidenza della SA/CRPS I in soggetti andati incontro a frattura di Colles, che è conosciuta come uno dei fattori predisponenti. Per il resto si può agire solo quando la malattia compare. Nelle fasi più iniziali di malattia il trattamento fisioterapico viene raccomandato dalla quasi totalità degli autori. Tale approccio, associato il più delle volte ad un’adeguata copertura della sintomatologia dolorosa ottenibile eventualmente con gli analgesici maggiori, ha lo scopo di ridurre l’edema locale e di migliorare la limitazione funzionale, ottenendo tuttavia il più delle volte solo risultati modesti in ragione dell’importante sintomatologia dolorosa che peggiora con la mobilizzazione.
Che farmaci ci sono a disposizione?
Di studi scientifici fatti in cieco ce ne sono pochi ma quello che si può vedere è che nella grande maggioranza dei casi l’effetto a lungo termine di interventi come il blocco del simpatico con l’utilizzo di farmaci come Fenossibenzamina, Bretilio, Reserpina, Guanetidina, usati nel passato, non è superiore all’effetto del placebo. L’uso topico del Dimetilsulfossido ha mostrato un discreto effetto sui segni di flogosi locale ma senza contrastare il dolore. Il trattamento con corticosteroidi per via sistemica ha riscoperto un proprio razionale alla luce dell’ipotesi flogistica locale quale meccanismo fisiopatologico responsabile della SA/CRPS I. L’efficacia di tale misura terapeutica pare maggiore nelle prime fasi, ma non ci sono conclusioni definitive circa l’efficacia di tale trattamento né circa la posologia ottimale.
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
Commenti