In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
Scoperta una piccola proteina (un peptide) che è come una 'pepita d'oro' per la medicina perché potrebbe portare a una rivoluzione nelle terapie per l'osteoporosi: si tratta di un 'osteopeptide' endogeno con la duplice funzione di fermare il riassorbimento e la perdita ossea e di favorire la formazione di nuovo osso sano. In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi. Lo studio è stato coordinato da Helen McGrettick dell'Università di Birmingham. Pepitem potrebbe assumere un ruolo centrale nella lotta all'osteoporosi perché stimola la formazione di nuovo osso dall'interno, sfruttando i meccanismi fisiologici endogeni.
I risultati dello studi – condotto su modelli animali in menopausa - hanno mostrato che un intervento clinico precoce con PEPITEM può invertire l’impatto delle malattie muscoloscheletriche legate all’età, migliorando la mineralizzazione e la formazione delle ossa, invertendone la perdita e migliorandone la densità. Il team di ricerca ha riscontrato risultati simili anche in modelli animali di artrite, legata a infiammazione ossea, in cui PEPITEM ha ridotto significativamente il danno osseo e l'erosione. Il peptide PEPITEM è stato per la prima volta identificato nel 2015 e si trova in circolazione a bassi livelli in tutti gli individui. “Mentre i farmaci più comunemente utilizzati, i bifosfonati, agiscono bloccando l’azione degli osteoclasti, PEPITEM agisce spostando l’equilibrio a favore della formazione ossea, senza influire sulla capacità degli osteoclasti di riassorbire tessuto osseo”, conclude McGettrick.
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