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Denosumab, efficacia contro l'osteoporosi confermata fino a 8 anni

Ortopedia Redazione DottNet | 27/10/2011 12:31

In occasione del meeting annuale dell’American Society for Bone e Mineral Research (ASBMR), a San Diego, sono stati presentati nuovi dati a lungo termine che mostrano come un trattamento con denosumab prolungato fino a 8 anni in donne in postmenopausa con osteoporosi o ridotta massa ossea si associ a un continuo aumento della densità minerale ossea (BMD) e una riduzione persistente dei marker di turnover osseo. I risultati di un’estensione di uno studio di fase II evidenziano che donne in postmenopausa osteoporotiche oppure con una ridotta massa ossea sottoposte a un trattamento continuato con denosumab di durata fino a 8 anni hanno ottenuto un aumento della densità minerale ossea (BMD) a livello della colonna lombare e dell'anca è aumentato in media rispettivamente del 16,8% e del 6,9% rispetto al basale. Il profilo complessivo degli eventi avversi è rimasto in linea con quello già riportato negli studi precedenti sulla molecola.

L’obiettivo di quest’estensione – primo autore Michael McClung, direttore e fondatore dell’Oregon Osteoporosis Center – era proprio valutare gli effetti di un trattamento con denosumab prolungato fino a 8 anni sulla BMD e sui marker di turnover osseo in donne in postmenopausa con ridotta massa ossea od osteoporosi. Nello studio originario di fase II, mirato a identificare il dosaggio migliore del farmaco, erano state arruolate 412 donne in postmenopausa con un T-score compreso tra -1,8 e -4,0  a livello lombare e/o -1,8 e -3,5 a livello dell’anca o del collo del femore.

Delle 262 pazienti che hanno completato questo primo studio, 200 sono state coinvolte anche nell’estensione e trattate con denosumab 60 mg ogni 6 mesi.

Bibliografia: McClung M. Concurrent oral session 11. Abstract #1061. Presented at: the American Society for Bone and Mineral Research 2011 Annual Meeting; Sept. 16-20, 2011; San Diego.

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