E' da questo mese di ottobre disponibile anche in Italia denosumab, nuovo farmaco biologico in grado di contrastare l'osteoporosi con due sole microiniezioni sottocute all'anno. Lo ha annunciato a Milano Maria Luisa Brandi (Universita' di Firenze), uno dei massimi esperti internazionali nella gestione di questa malattia che in Italia interessa oltre quattro milioni di persone, soprattutto donne, il 45% delle quali nella fascia d'eta' fra 70 e 79 anni. L'osteoporosi - spiega la professoressa - si presenta quando viene meno la condizione di equilibrio fra la quantita' di cellule che continuamente 'costruiscono' l'osso (osteoblasti) rispetto a quella delle cellule che lo distruggono (osteoclasti).
Davanti alla riduzione della massa ossea, il meccanismo d'azione del nuovo farmaco va a colpire selettivamente proprio gli osteoclasti e restituisce al tessuto osseo maggiore robustezza. Denosumab, nei suoi 15 anni di sviluppo, e' stato studiato complessivamente su 10.000 pazienti, molti dei quali sono tuttora sotto osservazione da otto anni. Rispetto ai farmaci finora piu' utilizzati, i bisfosfonati, non ha impatto sul sistema renale ed e' generalmente - affermano gli esperti - molto ben tollerato. ''Rispetto ai bisfosfonati - afferma Sergio Ortolani dell' Istituto Auxologico di Milano - produce un aumento maggiore di massa ossea. Inoltre non presenta il cosiddetto 'effetto plateau' dei bisfosfonati, che provocano un aumento di massa ossea che si stabilizza intorno al 10%.
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
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