Dopo le notizie delle settimane scorse sui conti dell’Enpam, i vertici della Cassa dei medici hanno deciso di rendere pubblici i conti e di dare mandato agli avvocati di citare per danni l’advisor che ha diffuso “notizie infondate e allarmistiche”. Da Roma i dirigenti della Cassa ci tengono a fare sapere che “Sono 'in salute' i conti della fondazione Enpam e quindi le pensioni dei camici bianchi non corrono rischi". L'istituto chiude l'anno 2010 con un utile di 1,137 miliardi di euro e un patrimonio netto in crescita che si attesta sugli 11,443 miliardi di euro (nel 2009 era di 10,305). Come indicano dati della proposta di bilancio consuntivo deliberata dal Consiglio di amministrazione della cassa di previdenza dei camici bianchi italiani, un documento che verrà sottoposto all'approvazione del Consiglio nazionale dell'ente il prossimo 25 giugno.
"Il Bilancio - spiega Alberto Oliveti, vicepresidente vicario dell'Enpam - è positivo. E le pensioni sono al sicuro, è più che positiva, infatti, la 'riserva tecnica': abbiamo accantonato oltre 27 volte l'ammontare delle pensioni pagate in un anno, rispettando i criteri della privatizzazione che prevedono un accantonamento pari a 5 volte l'esborso". Oliveti sottolinea che l'indicazione - introdotta con la finanziaria del 2007 - che porta a 30 anni, invece che a 15, l'obbligo di equilibrio di bilancio costringe ad "un lavoro duro". E l'esigenza di riformare la previdenza e gli investimenti è sentita. "Stiamo lavorando - spiega - a riformare il sistema previdenziale partendo da alcuni punti chiave: non toccare le pensioni; non applicare retroattivamente le nuove norme; dare spazio ai giovani chiedendo loro di pensare alla previdenza anche prima di avere contratti definitivi; non aumentare i contributi fino all'equilibrio dei fondi; niente obbligatorietà dell'età pensionabile, ma un intervallo - da 60 a 70 anni - entro il quale decidere". Allo studio anche la riforma degli investimenti che dovranno sempre essere decisi in base alle esigenze del 'debito previdenziale'. Tornando alla proposta di bilancio, le entrate contributive (+5,36%) sono aumentate più di quanto siano cresciute le spese delle pensioni (4,26%). Il patrimonio garantisce una riserva tecnica di 27,4 annualità, calcolate in base alla norma che ha privatizzato l'ente, un parametro in costante crescita da quando l'ente è diventato fondazione.
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
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