Occhi che lacrimano in continuazione, causando non solo un disagio a chi ne soffre, ma anche infezioni e problemi oculari di una certa gravità. Capita quando si chiude, per motivi non ancora chiariti, il condotto che collega occhi e naso. Fino a qualche anno fa, per risolvere il problema l'unica soluzione era chirurgica, parecchio invasiva e con scarse possibilità di successo: "oggi esiste invece un'alternativa mini-invasiva, efficace al 90%, che in 30 minuti riapre il sacco lacrimale, risolvendo il disturbo". L'intervento, ancora poco praticato, è stato presentato da Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico, al primo convegno Sicop (Società italiana di chirurgia oftalmoplastica) "I nostri occhi - spiega Bernardini - producono continuamente delle lacrime, ma normalmente non ce ne accorgiamo perché 'scorrono' nel naso dove vengono assorbite. A volte, soprattutto tra le donne conpiù di 40 anni, capita che il canale si chiuda causando una fastidiosa iperlacrimazione, chiamata in termini medici epifora, che costringe le persone affette ad asciugarsi gli occhi e le guance molte volte al giorno.
I colliri possono dare un sollievo temporaneo, ma non sono risolutivi: a lungo andare, il ristagno del liquido lacrimale causa molto spesso infezioni croniche e, più raramente, episodi acuti di ascesso del sacco lacrimale". Per ottenere un risultato risolutivo, è necessario ricorrere alla chirurgia. "La 'vecchia scuola' - spiega l'esperto - proponeva un intervento, peraltro messo a punto da italiani, che era piuttosto invasivo: si eseguiva un'operazione di chirurgia generale, in cui erano necessarie sacche di emotrasfusione perché si perdeva molto sangue, e la percentuale di successo era appena del 50%.
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
Commenti