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Lenti fachiche per la correzione della miopia medio-elevata. Chirurgia refrattiva

Oculistica | 19/07/2010 17:05

Uno studio riportato recentemente su Archives of Opthalmology, ha analizzato i risultati refrattivi stabili e precisi nella correzione della miopia medio-elevata in pazienti seguiti per 4 anni in seguito all'impianto di una lente in collagene. Gli autori dello studio hanno spiegato che la lente impiantabile consiste di un copolimero di collagene biocompatibile (implantable collamer lens[ICL]; Visian ICL, Staar Surgical Company) sviluppato come lente fachica intraoculare da camera posteriore allo scopo di eliminare i precedenti effetti collaterali. In studi precedenti, l'impianto di ICL è risultato efficace nella correzione di ametropie medio-elevate e, a differenza della Lasik e della Prk, la procedura è reversibile e la lente può anche essere sostituita.
Fra gli effetti indesiderati degli impianti di ICL si sospettano: la formazione di cataratta, la perdita di cellule dell'endotelio corneale, il glaucoma pigmentario ed il blocco pupillare e ci si potrebbe aspettare che questi fenomeni si manifestino, in particolare, col passare del tempo. In questo studio, i ricercatori hanno quindi esaminato i risultati clinici a lungo-termine della procedura durante un periodo post-operatorio di 4 anni.

Nello studio sono stati inclusi 56 occhi (20 di uomini e 36 di donne) di 34 pazienti con miopia compresa fra −4.00 e −15.25 diottrie. Tutti i pazienti (età media: 37 anni; range: 21-59 anni) si sono sottoposti ad impianto di ICL ed a regolari controlli post-operatori di routine. Il dottor Kamiya ed i suoi collaboratori hanno valutato la sicurezza, l'efficacia, la prevedibilità, la stabilità e gli effetti indesiderati esaminando i pazienti prima dell'intervento e poi a 1, 3 e 6 mesi e 1, 2 e 4 anni dopo.
Oltre ai consueti esami biomicroscopici alla lampada a fessura e alla retinoscopia (esame del fondo oculare), i ricercatori hanno valutato l'acutezza visiva naturale e quella corretta con occhiali, il residuo refrattivo (ossia, se era residuata una lieve miopia o ipermetropia), la pressione intraoculare e la densità delle cellule endoteliali. Un totale di 18 occhi (32%) non ha manifestato variazioni dell'acutezza visiva (con correzione) dopo 4 anni, 26 occhi (46%) hanno guadagnato una riga sul tabellone luminoso (ottotipo), 7 occhi (13%) hanno guadagnato 2 righe, 5 occhi (9%) hanno subito la perdita di 1 riga e nessun occhio ha subito una perdita di 2 o più righe di acutezza visiva alla visita oculistica. In 53 occhi (95%) si è ottenuto un visus naturale di almeno 5/10 e 39 occhi (70%) hanno raggiunto un'acutezza visiva naturale di 10/10 o più.
Riguardo la prevedibilità dei risultati, i ricercatori hanno riscontrato che, a 4 anni di distanza dall'intervento, in 44 occhi (79%) si era mantenuta la correzione voluta entro ±0.

5 diottrie e in 52 occhi (93%) si era raggiunto l'obiettivo entro ±1.0 diottria. La variazione media della refrazione, in un periodo compreso fra 1 mese e 4 anni dall'intervento, è stata di −0.24 diottrie; la percentuale media di perdita di cellule endoteliali, dopo 4 anni, è stata del 3.7%. Durante il lungo periodo di osservazione, non c'è stato nessun aumento significativo della pressione intraoculare né complicazioni a carico della qualità visiva.
"Nel trattamento della miopia medio-elevata, gli impianti di ICL sono sicuri ed efficaci e determinano risultati refrattivi precisi e stabili in un periodo di osservazione di 4 anni; ciò rende tali impianti una valida opzione chirurgica per la cura della miopia," hanno dichiarato gli autori dello studio. Ciononostante, "è necessaria un'attenta osservazione per oltre 4 anni per valutare le eventuali complicanze a lungotermine di questa tecnica chirurgica", hanno concluso.
L'impianto di ICL ha quindi  dei vantaggi sulle tecniche di chirurgia cheratorefrattiva come la LASIK, ma la procedura LASIK "standard" è stata dimostrata essere leggermente inferiore alla LASIK customizzata (o wave-front guided) nelle performance visive, in particolare per l'induzione di aberrazioni di alto ordine. Quindi, al momento, non è stato possibile affermare che l'impianto di ICL possa fornire migliori risultati clinici rispetto alla LASIK customizzata. "

Bibliografia:

Archives of Opthalmology

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