Uno studio riportato recentemente su Archives of Opthalmology, ha analizzato i risultati refrattivi stabili e precisi nella correzione della miopia medio-elevata in pazienti seguiti per 4 anni in seguito all'impianto di una lente in collagene. Gli autori dello studio hanno spiegato che la lente impiantabile consiste di un copolimero di collagene biocompatibile (implantable collamer lens[ICL]; Visian ICL, Staar Surgical Company) sviluppato come lente fachica intraoculare da camera posteriore allo scopo di eliminare i precedenti effetti collaterali. In studi precedenti, l'impianto di ICL è risultato efficace nella correzione di ametropie medio-elevate e, a differenza della Lasik e della Prk, la procedura è reversibile e la lente può anche essere sostituita.
Fra gli effetti indesiderati degli impianti di ICL si sospettano: la formazione di cataratta, la perdita di cellule dell'endotelio corneale, il glaucoma pigmentario ed il blocco pupillare e ci si potrebbe aspettare che questi fenomeni si manifestino, in particolare, col passare del tempo. In questo studio, i ricercatori hanno quindi esaminato i risultati clinici a lungo-termine della procedura durante un periodo post-operatorio di 4 anni.
Nello studio sono stati inclusi 56 occhi (20 di uomini e 36 di donne) di 34 pazienti con miopia compresa fra −4.00 e −15.25 diottrie. Tutti i pazienti (età media: 37 anni; range: 21-59 anni) si sono sottoposti ad impianto di ICL ed a regolari controlli post-operatori di routine. Il dottor Kamiya ed i suoi collaboratori hanno valutato la sicurezza, l'efficacia, la prevedibilità, la stabilità e gli effetti indesiderati esaminando i pazienti prima dell'intervento e poi a 1, 3 e 6 mesi e 1, 2 e 4 anni dopo.
Oltre ai consueti esami biomicroscopici alla lampada a fessura e alla retinoscopia (esame del fondo oculare), i ricercatori hanno valutato l'acutezza visiva naturale e quella corretta con occhiali, il residuo refrattivo (ossia, se era residuata una lieve miopia o ipermetropia), la pressione intraoculare e la densità delle cellule endoteliali. Un totale di 18 occhi (32%) non ha manifestato variazioni dell'acutezza visiva (con correzione) dopo 4 anni, 26 occhi (46%) hanno guadagnato una riga sul tabellone luminoso (ottotipo), 7 occhi (13%) hanno guadagnato 2 righe, 5 occhi (9%) hanno subito la perdita di 1 riga e nessun occhio ha subito una perdita di 2 o più righe di acutezza visiva alla visita oculistica. In 53 occhi (95%) si è ottenuto un visus naturale di almeno 5/10 e 39 occhi (70%) hanno raggiunto un'acutezza visiva naturale di 10/10 o più.
Riguardo la prevedibilità dei risultati, i ricercatori hanno riscontrato che, a 4 anni di distanza dall'intervento, in 44 occhi (79%) si era mantenuta la correzione voluta entro ±0.
Bibliografia:
Archives of Opthalmology
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
Commenti