Presso l’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d’Italia di Messina, il reparto di Ortopedia diretto dal dottor Giancarlo Gemelli, centro d’eccellenza per la Sicilia, ha trattato negli ultimi 5 anni oltre 700 casi di fratture vertebrali con un’innovativa tecnica chirurgica mininvasiva, riportando eccellenti risultati. Ogni anno in Italia si verificano oltre 100.000 fratture vertebrali causate da osteoporosi. Le più colpite sono le donne in età post-menopausale. Il progressivo invecchiamento della popolazione, specie nei Paesi più sviluppati, unito alle aumentate esigenze funzionali fanno sì che le problematiche mediche legate alle patologie discali abbiano subito un vertiginoso incremento in termini numerici e non solo. L’osteoporosi si manifesta con un andamento cronico e con una elevata predisposizione alle fratture in quanto l'osso diminuisce di consistenza, diventa poroso e quindi fragile. All'inizio si possono verificare piccoli schiacciamenti vertebrali che generalmente possono provocare dolore più specificatamente nel tratto dorsale e lombare della colonna vertebrale. Queste modificazioni portano ad una diminuzione della statura e ad una alterazione della curvatura della colonna vertebrale, in uno stadio più avanzato c'è il rischio di riportare gravi fratture. “Nei sempre più frequenti casi di improvviso e acuto dolore al rachide, i pazienti devono essere sottoposti immediatamente ad esame radiografico poiché è forte il sospetto di un crollo vertebrale – ha dichiarato il Dottor Giancarlo Gemelli, Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d’Italia di Messina - Il crollo è la classica manifestazione anatomo-patologica della demineralizzazione ossea e si estrinseca con un cedimento strutturale in altezza di uno o più corpi vertebrali. Oggi – continua il dottor Gemelli - è possibile trattare tali sempre più frequenti patologie mediante moderne tecniche chirurgiche minivasive come la cifoplastica con palloncino che consiste nell’introduzione attraverso il peduncolo vertebrale di un cemento acrilico a presa rapida, previa espansione del soma vertebrale mediante apposito palloncino.
Questa tecnica è stata ideata per ridurre prima e stabilizzare poi la frattura in modo controllato, correggere le deformità della colonna vertebrale, prevenire l’insorgere di nuove fratture, alleviare il dolore in modo rapido e prolungato e migliorare la qualità della vita del paziente”. Presso l’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d’Italia di Messina, l’equipe chirurgica ortopedica diretta dal Dottor Giancarlo Gemelli, assistito dai Dottori Giuseppe Randazzo e Luigi Soliera, da circa 5 anni esegue innumerevoli trattamenti mininvasivi di cifo- e vertebroplastica, su una casistica che comprende ormai oltre 700 pazienti affetti da crolli singoli o multipli del tratto dorsale e lombare della colonna vertebrale. Questi numeri (solo nell’ultimo anno sono stati eseguiti 170 interventi) esprimono fondatamente la bontà dei risultati ottenuti e consistenti principalmente nella risoluzione della sintomatologia dolorosa, anche in quei casi, non proprio sporadici, di crolli di più corpi vertebrali.
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
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