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STUDIO TARS: Quale terapia dopo Teriparatide nell’Osteoporosi Senile Severa ?

Ortopedia Antonino Santangelo | 12/03/2010 17:47

Santangelo Antonino, Taverna Giuseppe Davide, Fiore Valentina, Mamazza Grazia, Zuccaro Carmela, Russo Giuseppe, Maugeri Domenico

Dipartimento Scienze della Senescenza Urologiche e Neurologiche – Università di Catania

INTRODUZIONE :
Oggi si considera osteoporosi severa, quella forma di osteoporosi che non sembra rispondere adeguatamente al trattamento con i cosiddetti farmaci antiriassorbitivi, vedi bifosfonati o SERMs, in quanto i pazienti trattati si comportano in una percentuale che oscilla dal 10 al 25% come veri e propri non responders, andando incontro ad ulteriori episodi fratturativi1-3.
In un nostro recente lavoro4 abbiamo riportato i risultati ottenuti trattando con Teriparatide (20 microgrammi/die, per 18 mesi) 141 pazienti, tutte donne, età media 73,4±5,8, affette da osteoporosi senile, che confermano in modo inequivocabile l’assoluta idoneità del Teriparatide nel trattare l’osteoporosi senile severa, con una protezione sulle nuove fratture del 96% ed un notevole miglioramento della qualità della vita del paziente dell’ordine del 50%.
In letteratura 5-12 esistono diversi lavori che hanno documentato a sufficienza, che anche per quanto riguarda la terapia dell’osteoporosi severa i due PTH (1-34 o 1-84) ottengono maggiori risultati se usati da soli piuttosto che associati ad altri farmaci antiosteoporotici, e che dopo un trattamento con PTH, che ad oggi in Italia non può superare i 18 mesi, è utile in sequenza usare farmaci antiriassorbitivi quali i bifosfonati o dual-action con il Ranelato di Stronzio, ad ulteriore conferma della inutilità della terapia combinata a vantaggio della terapia sequenziale.
 

IPOTESI DI LAVORO :

Per cercare di portare un contributo su quale possa essere la migliore terapia dell’Osteoporosi Senile Severa dopo trattamento con PTH, abbiamo inteso trattare i nostri pazienti che avevano da 12 mesi concluso il trattamento con Teriparatide, e che continuavano a prendere solo Calcio e Vitamina D, sia con l’Alendronato, sia con il Risedronato (35 mg/sett) sia con il Ranelato di Stronzio.

MATERIALI E METODI :

I pazienti scelti per questo studio, cui è stato dato il nome di TARS (Teriparatide prima e poi o Alendronato, o Risedronato o Stronzio Ranelato), sono stati presi dai 141 che avevano concluso 18 mesi di terapia con Teriparatide e che controllati 12 mesi dopo cominciavano a presentare un certo
peggioramento in termini di BMD sia lombare che femorale ed in termini di qualità della vita.
I pazienti arruolati sono stati 45, pari al 32% di tutti i pazienti già trattati con PTH, che divisi in 3 gruppi A,B,C, di pari numerosità, 15 per gruppo, sono stati trattati rispettivamente con Alendronato (70 mg/sett), Risedronato (35 mg/sett) e Stronzio Ranelato (2 gr/die), mentre continuavano ad assumere sempre Calcio (1 gr/die) e vit D (5600 U.I/sett).
Nei 45 pazienti arruolati, divisi nei gruppi A, B,C, nei 12 mesi dopo la sospensione di Teriparatide si è avuta una frattura femorale nel gruppo A e due di vertebrali (1 nel gruppo B ed 1 nel gruppo C).
Tutti i pazienti hanno eseguito a 6 ed a 12 mesi una MOC-DEXA (LUNAR-DPX) alla colonna ed al femore in toto, ed inoltre hanno avuto somministrato il Qualeffo a 41 items per valutare la qualità della vita.

RISULTATI :

I risultati ottenuti riportati nella tabelle 1 e 2 e nei grafici 1,2,3 sono stati:

- il trattamento con Alendronato (gruppo A) ha dato al livello lombare a 6 ed a 12 mesi un guadagno in BMD lombare di +1,2% e 3,1%, mentre al livello femorale il guadagno è stato di +0,28% e 1,4%; mentre lo score del Qualeffo totale a 6 ed a 12 mesi è stato di +4% e +1%
- il trattamento con Risedronato (gruppo B) ha dato al livello lombare a 6 e 12 mesi un guadagno in BMD lombare di +2,2% e 3,6%, mentre al livello femorale il guadagno è stato di 0,83% e 2,5%; lo score del Qualeffo totale a 6 ed a 12 mesi è stato di -3% e -6,6%.
- Il trattamento con il Ranelato di Stronzio (gruppo C) ha dato al livello lombare a 6 ed a 12 mesi un guadagno in BMD lombare di +8% e +9,6%, mentre al livello femorale a 6 ed a 12 mesi il guadagno è stato di +3% e +6,9%; lo score del Qualeffo totale a 6 ed a 12 mesi è stato di -18% e -34%.
- Riguardo all’incidenza di nuove fratture, nei 12 mesi di trattamento non si è presentata nessuna nuova frattura clinica.
 

DISCUSSIONE :

L’analisi dei risultati ottenuti, pur considerando la scarsa numerosità della casistica studiata, ci permette di poter dire che dopo un trattamento di 18 mesi con Teriparatide, il paziente continua in buona parte, in una percentuale che dai nostri dati oscilla intorno al 68%, a risentire ancora a 12 mesi degli effetti favorevoli sia sull’osso che sulla qualità della vita del paziente, ma che dopo i 12 mesi , specie in quei pazienti che sembrano perdere rapidamente questo effetto protettivo in toto, e che vanno incontro a nuove fratture (3 su 45 pari al 6,6%) è assai utile un ciclo di terapia con i così detti farmaci antiriassorbitivi (bifosfonati) o con farmaci dual-action (Ranelato di Stronzio), che o stabilizzano il guadagno in termini di BMD e di qualità della vita del paziente ed è il caso dell’Alendronato e del Risedronato, oppure consentono un ulteriore guadagno all’osso osteoporotico ed una maggiore stabilizzazione positiva della qualità della vita del paziente come sembra realizzarsi con il Ranelato di Stronzio, che non dimentichiamo è un farmaco con un duplice meccanismo d’azione stimolando la formazione ossea e riducendo contemporaneamente il riassorbimento osseo.

CONCLUSIONE:

Alla luce dei risultati ottenuti, ci sentiamo autorizzati a poter dire che per quanto riguarda il trattamento dell’osteoporosi senile severa la terapia d’elezione dovrebbe essere quella sequenziale che prevede un primo ciclo di 18 mesi con Teriparatide, seguito da un successivo ciclo di terapia di pari durata o di durata anche più lunga con altri farmaci antiosteoporotici, il più adatto dei quali sembra essere il Ranelato di Stronzio.

BIBLIOGRAFIA :

1. Adami S et al. Icaro Study Group. Fracture incidence and characterisation in patients on osteoporosis treatment: The ICARO STUDY. J. Bone Miner. Res. 2006,21 (10):1565-157

2. Barbagallo M et al. on Behalf of ICARO Study Group. Aging Clin. Exp. Res. 2007;1,(suppl3):24-27

3. Cooper C et al. Fracture incidence and changes in quality of life in women with an inadequate clinical outcome from osteoporosis therapy: The observational Study of Severe Osteoporosis (OSSO). Osteoporos Int. 2007

4. Maugeri D et al. Changes of the quality of life under the treatment of severe senile osteoporosis with teriparatide. Arch Gerontol Geriatr. 2008 Jun 13. [Epub ahead of print]

5. Bilezikian JP et al. Combination/sequential therapies for anabolic and antiserorptive skeletal agents for osteoporosis. Curr Osteoporos Rep 2006;4 (1):5-13

6. Liu H et al. The cost-effectiveness of therapy with teriparatide and alendronate in woman with severe osteoporosis. Arch. Intern. Med 2006;166(11):1209-1217

7. Bruyere O et al. Relationship between change in femoral neck bone mineral density and hip fracture incidence during treatment with strontiun ranelate. Curr Med Res Op 200;23(12):3041-3045

8. Adami S et al. Effect of raloxifene after recombinant teriparatide (hPTH-1-34) treatment in postmenopausal women with osteoporosis. Osteoporosis Int 2008; 19(1):87-94

9. Boomen S et al. (EUFORS investigators) Effects of previous antiresorptive therapy on the bone mineral density response to two years of teriparatide treatnment in postmenopausal women with osteoporosis. J. Clin Endocrinol Metab 2008;93(3):852-860

10. Papapoulos S et al. Selection of antiresorptive or anabolic treatment for vpostmenopausal osteoporosis. Nat Cli Pract Endocrinol Metab. 2008;4(9):514-523

11. Adani S. Full length parathypoid hormone, PTH-1-84, for the treatment of severe osteoporosis in postmenopausal women. Curr Med Res Opin 2008; Oct 20 (Epud ahead of print)

12. Eastell R et al. Sequential treatment of severe postmenopausal osteoporosis following Teriparatide; final results of the randomized controlled European study of Forsteo (EUFORS). J Bone Miner Res 2008; 2 (Epud ahead of print)
 

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