Canali Minisiti ECM

Le abrasioni corneali nei neonati

Oculistica | 23/02/2010 10:30

Uno studio condotto dal Dipartimento di Pediatria del Naval Medical Center Portsmounth in Virginia ha ridimensionato la gravità delle abrasioni corneali nei neonati, considerandole un problema comune nelle prime settimane di vita. L’obiettivo di questo studio è stato quello di determinare la prevalenza delle abrasioni corneali e le possibili associazioni con altri parametri quali la lunghezza delle unghie, i dati demografici, il sonno e il pianto dei neonati. A tal fine è stato fatto compilare un questionario sull’ età, sesso, razza, metodo di rifinitura delle unghia , sonno e pianto nelle 24 ore prima, ai genitori di neonati, con età compresa tra 1 a 12 settimane di vita, che erano presenti alle visite per la salute del bambino. Successivamente è stata misurata la lunghezza delle unghia e sono stati esaminati gli occhi mediante colorazione con fluoresceina e illuminazione /ingrandimento con un Bluminator (Eidolon Optical, Natick, MA).

Ai pazienti con abrasione corneale è stato somministrato per via orale paracetamolo ed applicata localmente unguento di eritromicina. E’ stata misurata l’attendibilità al masked interrater. L’analisi di regressione logistica ha consentito di determinare l'associazione tra abrasione corneale con potenziali covarianti.
Dallo studio è emerso che su 96 neonati selezionati, di cui 47 femmine (49%) con un'età media di 32,2 giorni (DS: 21,7 giorni), 47 bambini hanno mostrato abrasioni (49%).

Inoltre le variabili demografiche e i tempi medi di pianto (114,8 +/- 124,9 vs 86,5 +/- 111,7 minuti, p <.24) non sono significativamente diversi tra i lattanti con o senza abrasioni, mentre i neonati con abrasioni dormivano di più (15,9 +/- 3.3 vs 14,5 +/- 3,6 ore; P = .054).
L’influenza della
aspx">lunghezza delle unghie sull’abrasione corneale non è stata statisticamente significativa. L’ attendibilità del masked interrater è stata elevata, con un accordo tra il ricercatore primario e il ricercatore associato per 20 (91%) su 22 occhi e un accordo tra il ricercatore principale e un oculista pediatrico per 9 (90%) su 10 occhi.
Questi risultati hanno quindi confermato le supposizioni dei ricercatori: le abrasioni corneali sono estremamente comuni tra i bambini con età compresa tra 1 e 12 settimane ed hanno un significato clinico poco chiaro. Pertanto i medici di medicina generale dovrebbero essere più cauti nell’attribuire un inspiegabile pianto persistente all’abrasione corneale, mancando nella diagnosi di un problema potenzialmente più grave.
 

Commenti

I Correlati

Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina

L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate

In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure

"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"

Ti potrebbero interessare

Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina

L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate

In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure

"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"

Ultime News

Più letti