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Cisti aneurismatiche ossee: scleroterapia ed escissione intralesionale a confronto

Ortopedia Tania Vuoso | 27/10/2009 17:23

La scleroterapia è stata proposta per il trattamento delle cisti aneurismatiche ossee. Non è ancora del tutto chiaro se la scleroterapia possa essere paragonabile alle terapie tradizionali come il raschiamento e l’innesto osseo.

Al fine di valutare la migliore terapia, lo studio è stato condotto, presso il Dipartimento di Ortopedia, confrontando il tasso di guarigione e la funzionalità tra due gruppi di pazienti. Il gruppo 1 costituito da pazienti trattati con scleroterapia eseguita con polidocanolo, ed il gruppo 2 costituito da pazienti trattati con escissione intralesionale ed innesto osseo. 94 pazienti sono stati assegnati in modo random ai due gruppi; a seguito sono stati analizzati parametri quali: la percentuale di guarigione, la riduzione del dolore, il tempo necessario alla guarigione, le recidive, l’ospedalizzazione ed il grado di funzionalità secondo la classificazione di Enneking.

Il followup ha avuto una durata da 3.2 a 6.1 anni. Al termine del followup, il 93% dei pazienti del gruppo 1 e l’84% dei pazienti del gruppo 2 sono guariti. Nel gruppo 2, tre pazienti hanno riportato infezioni profonde, cinque pazienti hanno riportato infezioni superficiali mentre due pazienti hanno riportato disturbi della crescita. Sebbene la percentuale di guarigione è stata simile per i due gruppi, nei pazienti trattati con escissione intralesionale, sono stati identificati: una più elevata percentuale di complicanze clinicamente significative, peggiori “outcomes” funzionali ed una maggiore ospedalizzazione. In conclusione, una scleroterapia ripetuta a base di polidocanolo è un trattamento poco invasivo e sicuro rispetto all’escissione intralesionale e l’innesto osseo.

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