Ha decorrenza dal 1° giugno 2009 la nuova polizza sanitaria dell’Enpam, stipulata con la nuova Compagnia Unisalute, del Gruppo Unipol; il pagamento del premio entro il 21 settembre 2009 consente la retrodatazione della copertura e soprattutto la continuità con la precedente assicurazione.
L’incremento del premio (aumentato di circa il 70% rispetto alla precedente annualità) è legato al notevole incremento dei rimborsi, registrato nell’ultimo biennio, che ha portato la precedente Compagnia a disdettare il contratto.
Per scoprire le ragioni che hanno portato alla lievitazione dei costi, sono state esaminate nel dettaglio le liquidazioni che sono state pagate in polizze di questo tipo, e si è constatato come, per la polizza Enpam, rispetto alle altre, vi sia una notevole amplificazione degli onorari dei sanitari. Per questo motivo nel nuovo contratto sono stati stabiliti per molte tipologie di intervento (tra questi la rinoplastica, la cataratta, le ernie, gli interventi a spalla e ginocchio, la riduzione delle fratture, gli stent al cuore e molti altri) dei limiti massimi di rimborso sia degli onorari medici (chirurghi, aiuti, assistenti ed anestesisti) sia delle rette di degenza delle Case di Cura.
Dalla parte degli assicurati è previsto, per compensazione, un vantaggio rappresentato dal fatto che sulle somme evidenziate in tabella non verranno applicati né scoperti né franchigie.
Le prestazioni offerte dalla Compagnia rientrano in tre grandi categorie:
1. Prestazione diretta. E’ quella offerta tramite i centri clinici convenzionati con l’assicurazione sull’intero territorio nazionale, senza anticipare denaro e senza applicare scoperti o franchigie;
2. Prestazione indiretta. E’ quella che prevede il ricovero in centri non convenzionati con Unisalute. In questo caso l’assicurato anticipa le spese alla clinica e chiede poi il rimborso alla compagnia. Per le tipologie di intervento di cui si è parlato prima, ci sono dei tetti di spesa e non si applicano scoperti e franchigie; per tutti gli altri, viene applicato uno scoperto del 25%, con il minimo di € 1.000;
3. Diaria da ricovero. Se il ricovero avviene in una struttura del Servizio sanitario nazionale, e non ci sono spese da farsi rimborsare, si può chiedere il pagamento di un importo fisso giornaliero. La diaria viene corrisposta per un massimo di 30 giorni: per il ricovero con intervento chirurgico è di € 200 per i primi dieci giorni e di € 100 per i successivi; per il ricovero da grave evento morboso è sempre di € 100.
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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