Si chiama Pea, palmitoil-etanolamide, è un derivato naturale della cannabis e sarà utilizzato per la cura del glaucoma.
E' quanto emerso nel corso dell'ultima giornata del V congresso nazionale sul glaucoma, concluso a Pisa e presieduto dal professor Marco Nardi, direttore della Scuola oftalmologica dell'Università di Pisa. Il Pea non è un farmaco ma un alimento dietetico utilizzato per fini medici speciali - spiega una nota - ed è stato sperimentato con successo dal professor Telesio Avitabile, dell' ateneo di Catania, su di un gruppo di pazienti con ipertensione oculare o glaucoma cronico. ''Da tempo - ha spiegato il professor Carlo Nucci dell' Università Tor Vergata di Roma - è noto come l'assunzione orale, inalatoria o topica di cannabinoidi naturali o di sintesi si associ a una riduzione della pressione intraoculare, il principale fattore di rischio per l'insorgenza e la progressione del glaucoma.
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
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