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Approcci endoscopici per la gestione delle malattie dell’intestino tenue.

Gastroenterologia Redazione DottNet | 09/04/2025 17:02

Tecniche endoscopiche all'avanguardia per diagnosticare e trattare le patologie dell'intestino tenue, con un focus su innovazioni future per le malattie metaboliche.

Abstract


L’intestino tenue può essere esplorato e trattato tramite tecniche endoscopiche avanzate, che superano le limitazioni degli strumenti di imaging tradizionali. Le endoscopie standard e quelle assistite da dispositivi, come l’enteroscopia a palloncino, permettono di raggiungere le zone più distali dell’intestino. La capsula video è utile per individuare sanguinamenti o tumori, mentre le terapie includono biopsie, resezioni e stent. Il futuro dell’endoscopia prevede progressi con capsule magneticamente controllabili e trattamenti innovativi per malattie metaboliche come diabete e obesità.


L’intestino tenue è un organo lungo più di 6 metri, suddiviso in duodeno, digiuno e ileo. Grazie alle moderne procedure endoscopiche oggi è possibile esplorare e trattare l’intero intestino, superando i limiti delle tecniche di imaging non invasive, come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, che pur essendo utili non consentono interventi diretti.

Le tecniche endoscopiche standard permettono di osservare solo le prime e ultime porzioni dell’intestino, ma nei pazienti con anatomie modificate chirurgicamente possono raggiungere tratti più profondi. L’enteroscopia push spinge un colonscopio dalla bocca verso l’intestino, mentre le tecniche assistite da dispositivi, come l’enteroscopia a palloncino, consentono di avanzare ulteriormente grazie a sovratubi gonfiabili che riducono i loop intestinali. Esiste anche l’enteroscopia a spirale, che utilizza un tubo rotante per scorrere più velocemente lungo l’intestino, anche se non è ancora approvata negli Stati Uniti.

Oltre alla diagnosi, l’endoscopia consente interventi terapeutici come biopsie, rimozione di lesioni, dilatazione di stenosi e posizionamento di stent per risolvere ostruzioni. Questi strumenti rendono possibile il trattamento di molte patologie direttamente dall’interno dell’intestino. Ad esempio, la capsula endoscopica è una piccola videocamera ingeribile che registra immagini mentre attraversa l’intestino.

È particolarmente utile per indagare sanguinamenti occulti o piccoli tumori, anche se in presenza di stenosi potrebbe bloccarsi e richiedere la rimozione endoscopica. Il sanguinamento del piccolo intestino rappresenta il 5% dei casi di emorragie gastrointestinali e la capsula endoscopica è la prima scelta diagnostica, seguita da un’endoscopia profonda per trattare direttamente la lesione. Le cause più comuni sono angioectasie, malattie infiammatorie, tumori o condizioni rare come il diverticolo di Meckel. I trattamenti includono tecniche di coagulazione, clip endoscopiche per bloccare il sanguinamento e, nei casi più complessi, farmaci come analoghi della somatostatina o talidomide per prevenire le recidive. Inoltre, patologie come il morbo di Crohn possono causare stenosi e fistole intestinali. Le stenosi infiammatorie rispondono ai farmaci, mentre quelle fibrotiche richiedono dilatazione con palloncino o interventi più complessi. Altre malattie, come la celiachia, infezioni da Mycobacterium o erosioni da farmaci, possono essere identificate e trattate grazie alle biopsie endoscopiche. Anche tumori dell'intestino tenue, come adenocarcinomi, tumori neuroendocrini o tumori stromali gastrointestinali (GIST), possono causare sanguinamenti o ostruzioni.

La diagnosi avviene tramite imaging e biopsie endoscopiche, con la possibilità di posizionare tatuaggi endoscopici per facilitare l’intervento chirurgico. In caso di ostruzioni maligne non operabili, si possono posizionare stent per mantenere la pervietà intestinale o creare anastomosi con tecniche endoscopiche avanzate.

L’endoscopia è utile anche per recuperare corpi estranei come capsule video bloccate o stent migrati. L’operazione è preceduta da un'analisi di imaging per valutare l’approccio più sicuro e ridurre il rischio di complicazioni. Il futuro dell’endoscopia intestinale è promettente: si studiano capsule guidabili da magneti, software di intelligenza artificiale per una diagnosi più rapida e terapie endoscopiche innovative per trattare diabete e obesità, come il bypass endoscopico del duodeno.


Referenze: 

Youssef FF, Branch LL, Kowalczyk M, Savides TJ. Endoscopic Approaches for Managing Small Intestinal Disease. Annu Rev Med. 2025 Jan;76(1):155-165. doi: 10.1146/annurev-med-060123-120109. Epub 2025 Jan 16. PMID: 39689275.

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