Rapporto Farmacia, 'presidio contro desertificazione sanitaria'
Aumenta il numero delle farmacie coinvolte nella sperimentazione della 'farmacia dei servizi', il cui numero nei primi tre anni di rilevazioni oscillava intorno al 60% mentre negli ultimi due anni supera il 70% (73,8% nel 2024). La tendenza emerge dal VII Rapporto sulla Farmacia, presentato da Cittadinanzattiva e Federfarma con il supporto non condizionato di Teva, che punta a fotografare l'evoluzione del settore in Italia con particolare attenzione ai servizi innovativi, alla distribuzione dei farmaci e alle sfide del sistema.
Il documento, basato su dati raccolti da settembre a dicembre 2024 coinvolgendo 1600 farmacie e 1200 cittadini, registra una crescita del numero di farmacie che offrono test/esami diagnostici quali l'esame di glicemia (83,7%; 81,6 nel 2023), colesterolo (79,1%; 78,4 del 2023), trigliceridi (74,7%; 73 nel 2023), Cup e servizi correlati (79,1%; 77,4% nel 2023).
"Attraverso questi dati e l'analisi dei trend di questi 7 anni, offriamo una valutazione civica della implementazione della 'farmacia dei servizi', in risposta ai bisogni dei cittadini, in particolar modo di quelli residenti nelle aree interne, fragili, anziani e pazienti cronici", afferma Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, secondo cui "va favorito il processo che vede le farmacie come luogo privilegiato per le vaccinazioni e la diffusione di nuovi servizi a supporto di assistenza domiciliare, aderenza terapeutica e medicina di genere".
Gemmato, a settembre probabile conferma 'Farmacia dei servizi'
"Nell'emendamento governativo che ha permesso il rifinanziamento della Farmacia dei servizi nell'ultima legge di bilancio era previsto che a settembre si determinasse se la sperimentazione avesse avuto esito positivo e andasse quindi confermata. Dai dati finora emersi, nel Rapporto Farmacia di quest'anno ma anche consultando le decisioni strategiche adottate dalle Regioni, sembra esserci la possibilità di confermarla e renderla legge". Ad affermarlo il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, in occasione della presentazione a Roma del VII Rapporto sulla Farmacia di Cittadinanzattiva e Federfarma, con il supporto non condizionato di Teva. "Così si aprirebbe un nuovo capitolo del Sistema sanitario - ha continuato - che racconta come le farmacie e i farmacisti sul territorio nazionale concorrono a garantire l'accesso al Ssn e fanno in modo che i cittadini delle aree interne, rurali e montane possano avere un accesso equo almeno per le indagini diagnostiche di base. È una questione di civiltà".
Indisponibilità o carenze di farmaci per 99% farmacisti nel 2024
Nelle farmacie è pressoché unanime la consapevolezza che il settore abbia registrato durevoli e/o sistematiche indisponibilità e carenze di farmaci negli ultimi 12 mesi. Lo ha riscontrato il 98,9% dei 1600 farmacisti intervistati nel VII Rapporto sulla Farmacia, in particolare su farmaci per malattie croniche (94,1%), antibiotici (50,4%), antinfiammatori (18,1%), vaccini (13,8%), medicinali oncologici (11,1%) e antipiretici (8%). La ricerca ha coinvolto anche 1200 cittadini, per il 29,6% dei quali l'attesa era comunque compatibile con le proprie esigenze di salute (34,3% nel 2023), mentre per l'11,8% era invece incompatibile (12,9% l'anno precedente).
"In ogni caso", si legge nel documento, "quando si palesava una indisponibilità, a detta di quasi tutti gli interpellati (81,3% del campione) il farmacista si è prodigato per superarla: nel 2023 il dato era del 80,1%". Il Rapporto, presentato oggi da Cittadinanzattiva e Federfarma, rimarca la differenza tra carenza, riferita a medicinali "che risultano difficili o impossibili da reperire" e "può essere causata da diversi fattori, generalmente correlati all'ambito produttivo", e indisponibilità, ovvero "una difficoltà nel suo reperimento dovuta a distorsioni nel mercato, spesso correlate alle dinamiche della filiera distributiva". Le carenze di farmaci, si spiega, nel 2024 "hanno continuato a colpire tutti i Paesi europei, con una situazione stabile rispetto all'anno precedente, che era stato il peggiore mai registrato". Nel Rapporto viene ricordata l'attivazione della Piattaforma europea di monitoraggio delle carenze, attiva dal 2 febbraio 2025, definita "un passo strategico per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento".
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