Canali Minisiti ECM

Malattie rare e disabilità complesse in età pediatrica, neuropsichiatri infantili: Prioritario garantire la continuità di cura

Malattie Rare Redazione DottNet | 26/02/2025 14:19

La neuropsichiatria infantile italiana è all’avanguardia in alcune malattie rare: la sindrome di Angelman, Atrofia muscolare spinale (SMA), Atassia Teleangectasia, sindrome di Aicardi-Goutières

In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, SINPIA punta i riflettori sulla necessità di sviluppare e implementare linee di indirizzo per garantire la continuità delle cure, in particolare per i ragazzi che si trovano nella delicata fase di passaggio dall’età evolutiva all’età adulta e facilitare un’omogena distribuzione di buone prassi organizzative su tutto il territorio nazionale.

Si definiscono malattie rare tutte le condizioni che colpiscono i bambini con una frequenza non superiore a 1 ogni 2000 nati.

Si tratta di bambini con patologie eterogenee tra loro, generalmente progressive, multiorgano, spesso invalidanti e, nell'80% dei casi, ad eziologia genetica. Ad oggi se ne conoscono almeno 10.000 e in Italia si stima che ne siano colpiti oltre 2 milioni di persone, nel 70% dei casi si tratta di soggetti in età pediatrica, secondo la rete Orphanet Italia.

Le malattie rare possono colpire contemporaneamente molti organi o apparati: circa il 40% di queste patologie ha una componente neurologica e coinvolge il sistema nervoso, centrale e periferico, e il muscolo. Numerosi bambini e adolescenti affetti da malattie rare presentano anche un disturbo del neurosviluppo accompagnato da disabilità complesse, alcune come esito biologico della malattia, molte altre a causa dell’isolamento sociale che sperimentano nei contesti di vita.

"Nel percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo dei bambini e ragazzi affetti da malattia rara con disabilità complesse, il neuropsichiatra infantile rappresenta uno dei primi interlocutori e ha un ruolo cruciale nel valorizzare il significato dei sintomi e tracciare il percorso diagnostico e, successivamente, terapeutico, e garantire il massimo coinvolgimento degli utenti e delle loro famiglie nelle scelte di cura" - spiega Elisa Fazzi (nella foto), Presidente SINPIA, Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili, Professore Ordinario dell’Università di Brescia. "In Italia, la neuropsichiatria infantile, è all’avanguardia anche nella sperimentazione di terapie innovative, con la partecipazione a network di ricerca internazionali: dalla sindrome di Angelman, alle malattie neuromuscolari come la Atrofia muscolare spinale (SMA), all’Atassia Teleangectasia, alla sindrome di Aicardi-Goutières per arrivare alla Terapia genica per il deficit di AADC (deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici), alle leucodistrofie trattabili e a tutte le epilessie rare".

Il tema della continuità delle cure, trasversale (tra più servizi che sono contemporaneamente presenti) e longitudinale (tra servizi che entrano in sequenza nel tempo), è considerato una priorità sanitaria a livello nazionale e internazionale, in particolare per situazioni, come le malattie rare, in cui sono presenti diversi problemi e a lungo nel tempo.

"La presenza di un processo strutturato di continuità delle cure, relazionale, delle informazioni e gestionale, è correlata al miglioramento delle condizioni di salute in generale, ad una più positiva esperienza dei pazienti in relazione alla loro patologia e alla qualità di vita e porta ad un più appropriato utilizzo dei sistemi sanitari con riduzione del tasso di ricoveri e mortalità – evidenzia Massimo Molteni, consigliere SINPIA e Coordinatore del Documento sulla Continuità di Cura - La continuità di cura è concetto ben più ampio e trasversale di quello di transizione, e  soprattutto pone al centro il paziente e i suoi percorsi e non i  servizi.  E’ per questo che, come Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, abbiamo scelto di approfondirlo in modo specifico in un documento di indirizzo, con particolare attenzione al delicato passaggio tra l’età evolutiva e l’età adulta".

"In tale fase infatti – completa Renato Borgatti, Direttore della Struttura Complessa Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione Mondino IRCCS e membro SINPIA - gli adolescenti con malattia rara e disturbi del neurosviluppo e le loro famiglie si trovano ad affrontare sfide particolarmente impegnative poiché, oltre ai cambiamenti specifici dell’adolescenza, devono far fronte anche ad importanti differenze di natura assistenziale, organizzativa e culturale  tra servizi per l’età evolutiva e servizi per l’età adulta, che portano frequentemente a drop out o interruzioni dei percorsi assistenziali, con il rischio di compromettere i benefici degli interventi terapeutici e riabilitativi precedenti".

"Un buon percorso verso i servizi per l’età adulta – sottolinea Antonella Costantino, past president SINPIA e Direttore UONPIA Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano - può incrementare resilienza e autodeterminazione. Richiede un costante lavoro programmatorio, di confronto e formazione comune tra tutti i servizi coinvolti (spesso assai numerosi), la definizione della intensità di supporto necessaria per ciascun utente (minima, moderata, elevata o molto elevata), l’informazione e preparazione di utenti e famiglie a quanto avverrà e il loro coinvolgimento attivo, la flessibilità nel momento di passaggio (che deve poter avvenire prima o dopo la maggiore età in modo personalizzato per ciascuno), l’attento monitoraggio nel tempo". Il Documento SINPIA sulla Continuità di Cura nei Disturbi del Neurosviluppo, è disponibile qui  

Commenti

I Correlati

Buzzonetti: "“Un focus fondamentale è rivolto alle distrofie retiniche ereditarie anche in ragione delle nuove possibilità che lentamente ma concretamente sta introducendo la terapia genica"

In occasione della Giornata mondiale dedicata alle malattie rare, Maugeri accende i riflettori sulle patologie cardiache congenite neonatali e sulla ricerca mirata a nuovi trattamenti

La Fondazione riaccende l'attenzione queste patologie - come la sindrome di Norrie, Usher, Goldenhar o la mutazione del gene SCN8A e ALG3 - che ad oggi rappresentano le principali cause di sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale

A Napoli esperti da tutto il mondo per il “Salotto di Matteo”

Ti potrebbero interessare

Associazioni e Clinici: “Occorre usare il periodo di sospensione della decisione della Commissione Europea, disposto dalla Corte di Giustizia, per trovare una soluzione che tuteli le persone in trattamento"

E' una malattia rara e senza terapie. Coinvolti 175 piccoli pazienti

Un ponte tra pazienti, comunità scientifica e istituzioni per sensibilizzare e portare a conoscenza il complesso mondo delle Vasculiti ANCA-Associate

La XLH colpisce molti aspetti dell’organismo, con un’ampia gamma di sintomi diversi nel corso della vita, con il risultato che può essere scambiata per altri tipi di disturbi e patologie muscoloscheletriche

Ultime News

Più letti