I medici di famiglia dai 45.203 che erano nel 2013 sono diventati 37.983 nel 2023 (-7.220). In calo anche i pediatri (-999 in 10 anni per un totale nel 2023 di 6.706 unità)
Continua la protesta della Fimmg contro la dipendenza dei medici di famiglia. Il Consiglio Nazionale della FIMMG, al termine di un'assemblea, conferma “la forte indignazione causata dal perdurare delle notizie di stampa che rilanciano l’esistenza di provvedimenti legislativi “segretati” che prevedono la “dipendenza” dei medici di medicina generale, ritenendo inaccettabile la mancata apertura di un confronto, nel rispetto dei principi costituzionali, con la rappresentanza sindacale nelle sedi istituzionali su un tema che mette in discussione l’organizzazione delle Cure Primarie, fulcro del nostro Servizio sanitario universale e solidale, e il rapporto fiduciario della relazione medico paziente”.
La mozione (Clicca qui per scaricare il testo completo) approvata dal Consiglio nazionale del sindacato “conferma la propria contrarietà all’ipotesi di modifica del ruolo giuridico del medico di medicina generale che, come già dichiarato in più occasioni, determinerebbe oggi il collasso dell’assistenza sul territorio, aprendo spazio ad un percorso di privatizzazione che metterebbe in discussione i principi fondanti il Servizio Sanitario Nazionale”.
Secondo un'indagine che emerge dal nuovo annuario statistico del Ssn del Ministero della Salute relativo al 2023, i medici di famiglia dai 45.203 che erano nel 2013 sono diventati 37.983 nel 2023 (-7.220). In calo anche i pediatri (-999 in 10 anni per un totale nel 2023 di 6.706 unità). In frenata anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) che dagli 11.533 che erano nel 2013 sono diventati 10.050 nel 2023
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Schillaci: stili di vita sani ed equo accesso alle cure per garantire futuro di benessere
"L’introduzione del ruolo unico per i medici in formazione, senza un impianto normativo chiaro e condiviso, avrebbe generato confusione, disuguaglianze e criticità organizzative"
Schillaci: "è volontà politica. Si risponda delle inadempienze"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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