Per il vice ministro dell’Economia "le risorse per fare questo vanno realizzate attraverso interventi posti in essere nella legge di bilancio come l’Ires premiale"
“La riduzione della pressione fiscale è uno dei tasselli fondamentali della nostra riforma" e "l’obiettivo è venire incontro al ceto medio, di chi ha redditi da 28mila a 60mila euro". Così Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia nel corso del VIII Forum nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili.
"Le risorse per fare questo vanno realizzate attraverso interventi posti in essere nella legge di bilancio come l’Ires premiale, che viene incontro alle imprese per chi fa investimenti qualificati, la stabilizzazione del personale può generare risorse.
"Dal 2025 tutti i carichi affidati all’Agenzia per la riscossione entro cinque anni devono avere esecuzione. Laddove non si riesce a riscuotere carichi fiscali verranno riaffidati all’ente impositore e la cosa finirà lì", spiega. "Altro aspetto importante - aggiunge - è la rateizzazione più lunga con le 84 rate da quest’anno fino ad arrivare gradualmente fino a 120 rate per i contribuenti in difficoltà. Per il pregresso il numero monstre deve essere gestito. Faremo una due diligence del magazzino. Per questo abbiamo insediato una commissione tecnica per individuare quali di questi carichi possono essere recuperati. Bisogna fare un’operazione verità ed evitare che si accumuli nuovo magazzino”.
I sindacati fanno fronte comune per richiedere la definizione di atto medico, una revisione della responsabilità medica, l’adozione di misure volte a rendere attrattiva e a riqualificare la professione. Il manifesto dei medici
"Continuare a lamentarci di essere maltrattati non ci porterà da nessuna parte. Dobbiamo fare autocritica: partire dagli errori che abbiamo commesso e da ciò che non siamo stati capaci di fare"
Anelli: "La finzione è diventata realtà e non possiamo girarci dall’altra parte”. Di Silverio: "Se i politici prendessero a cuore l'Ssn come hanno preso a cuore questo provvedimento, la sanità non avrebbe più problemi"
“Anche nel decreto Milleproroghe in fase di conversione un emendamento fortemente voluto da Anaao, sancisce quanto affermato dalla Agenzia delle entrate. La flat tax riguarda tutte le prestazioni aggiuntive e riguarda medici e dirigenti sanitari”
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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