Si apre una nuova fase transitoria che non chiude la sperimentazione iniziata ai tempi del Covid e che doveva terminare come indicato dalla legge finanziaria a fine anno
E'scattato dal primo gennaio il passaggio totale alla ricetta elettronica. Ma resta ancora operativa la ricetta cartacea, in attesa delle indicazioni operative da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Sogei, del Ministero della Salute e dell'Aifa. Si apre così una nuova fase transitoria che non chiude la sperimentazione iniziata ai tempi del Covid e che doveva terminare come indicato dalla legge finanziaria, appunto, a fine anno. D'ora in poi, fatta eccezione per questa fase transitoria, saranno 488mila medici e odontoiatri a prescrivere le ricette in formato elettronico.
"La ricetta elettronica - spiega Marco Cossolo, presidente di Federfarma, l'associazione che riunisce le farmacie private in tutta Italia - è ora un obiettivo certo, da raggiungere però assicurando la piena continuità del servizio.
Intanto i medici e cittadini potranno continuare a stampare le ricette, ma dovranno essere sempre generate in formato digitale con l'obiettivo indicato dalla manovra di "potenziare il monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva nonché garantire la completa alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico". Per evitare disagi ai cittadini durante la fase di transizione anche la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia, ha inviato una nota a medici e farmacisti indicando che sarà temporaneamente possibile continuare a emettere prescrizioni cartacee per medicinali e prestazioni ambulatoriali non a carico del Sistema sanitario nazionale (le ricette bianche). Le farmacie, ha spiegato la Regione, saranno autorizzate a erogare medicinali sulla base di ricette cartacee non dematerializzate. Gli enti privati autorizzati potranno continuare a fornire prestazioni ambulatoriali non a carico del Ssn sulla base di ricette bianche cartacee. La dematerializzazione riguarderà le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, le prescrizioni per i servizi territoriali di assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile (Sasn), le prescrizioni a carico dei cittadini, comunemente definite, appunto, 'ricette bianche'.
Nei mesi scorsi alcuni problemi tecnici si erano verificati sulle piattaforme per la gestione delle ricette elettroniche, poi risolti. Resta infine il problema delle fasce più anziane della popolazione e del loro rapporto con la tecnologia: il 30% degli anziani sopra i 65 anni non ha mai utilizzato Internet, secondo i dati Istat, e una percentuale altrettanto significativa non possiede uno smartphone, strumenti fondamentali per accedere al nuovo servizio.
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