Lo ha scoperto lo studio italiano guidato dall’Università dell’Aquila, al quale hanno partecipato anche l’Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena e la Asl 1 di Avezzano-Sulmona
Alcuni farmaci di uso molto comune come l’aspirina, assunti per prevenire la formazione di pericolosi coaguli di sangue, possono avere effetti dannosi in caso di ictus con emorragia cerebrale, la tipologia di ictus più fatale, che costituisce circa un terzo dei casi. Lo ha scoperto lo studio italiano guidato dall’Università dell’Aquila, al quale hanno partecipato anche l’Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena e la Asl 1 di Avezzano-Sulmona. La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, evidenzia però che spesso questi farmaci, detti ‘antiaggreganti’, vengono prescritti senza che vi sia una reale necessità, aumentando inutilmente i rischi per i pazienti.
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
L'ospedale Santa Croce di Fano ha effettuato con successo l'impianto di un dispositivo per l'infusione sottocutanea continua di Levodopa in due pazienti affetti dalla patologia
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini
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