Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Fisco, lettere ai contribuenti in arrivo da gennaio: come mettersi in regola

Professione Redazione DottNet | 24/11/2024 18:03

Nel 2025 partiranno le lettere di compliance attraverso cui il Fisco segnala alle persone fisiche le omissioni o infedeltà riscontrate prima di inviare un accertamento

Milioni di persone riceveranno una lettera dall'Agenzia delle Entrate. E chi le riceve potrebbe essere obbligato a mettersi in regola rapidamente, magari con una piccola ‘multa', per evitare di finire in procedure di riscossione o sanzioni ben più pesanti. Le lettere – o Pec – inviate dal Fisco, stando alla convenzione con il ministero dell'Economia, saranno almeno 3.011.300. L'intenzione è di contattare quei contribuenti che hanno commesso delle piccole violazioni ma sono ancora in tempo per sistemare la cosa con un "versamento spontaneo" o inviando dei dati che fino a quel momento non sono arrivati. Lo scorso anno, lo stesso meccanismo aveva portato a recuperare più di quattro miliardi di euro da cittadini – partite Iva, dipendenti e non solo – che si erano messi in regola dopo aver ricevuto la lettera.

Di fatto l’Agenzia delle Entrate «mette a disposizione del contribuente le informazioni in suo possesso, dandogli così l'opportunità di correggere spontaneamente eventuali errori od omissioni, anche dopo la presentazione della dichiarazione».

Una sorta di alert o sveglia per segnalare eventuali anomalie, destinata ad alcune categorie di contribuenti che possono regolarizzare la propria posizione mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa, il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni ridotte. Si tratta di avvisi che rientrano nell'ambito di un accordo tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Agenzia delle Entrate per semplificare la regolarizzazione delle posizioni fiscali degli italiani.

Normalmente, le lettere sarebbero state inviate alla fine dell'anno. Tuttavia, nel 2024 il governo Meloni ha sospeso le comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate a dicembre (oltre che ad agosto), con l'intenzione di evitare ai contribuenti di dover pensare alle pratiche fiscali nel periodo festivo.
Questo significa che le lettere non partiranno a dicembre. Per la maggior parte saranno spedite entro la fine di novembre – alcune dovrebbero già essere partite – e nelle prime due settimane di gennaio. Questo è quindi il periodo in cui sarà più probabile ricevere una comunicazione di compliance, per segnalare irregolarità o ritardi. Sono diversi i possibili motivi per cui si riceve una lettera del Fisco. Per quanto riguarda le partite Iva, è possibile che non si siano presentate le comunicazioni delle liquidazioni periodiche (che sono sottoposte  controlli ogni tre mesi). Oppure, se nei dati Isa presentati ci sono delle irregolarità che vanno corrette.

Le Entrate possono inviare la comunicazione anche a chi non ha dichiarato tutti i redditi per il 2023. Se, stando ai dati dell'Agenzia, i conti non tornano nella dichiarazione presentata quest'anno, c'è un limite di tempo per correggere le informazioni inviate e aggiungere i guadagni che non si erano inseriti. Infine, chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi in tempo: dopo la scadenza dei termini (il 30 settembre per chi ha doveva compilare il 730, il 31 ottobre per gli altri) ci sono infatti 90 giorni di tempo per recuperare con una sanzione ridotta. Le lettere hanno il principale scopo di evitare ‘punizioni' peggiori per chi non è in regola. Per chi ne riceve una, quindi il rischio più grande è quello di ignorarla. In questo modo, si rischia di passare da una comunicazione di compliance – che, come detto, invita a risolvere volontariamente il problema – ad accertamenti fiscali più severi, con sanzioni decisamente più importanti. Ogni lettera conterrà le informazioni dettagliate del contribuente destinatario, l'irregolarità riscontrata, e anche le modalità per risolverla. Si potrebbe trattare di un versamento da fare per recuperare delle somme non dichiarate, con annesso bollettino per effettuarlo.

Commenti

I Correlati

Il sindacato dei medici chiederà agli iscritti di segnalare ogni applicazione illegittima della norma ed eventuali richieste di restituzione di somme per turni di lavoro notturno già svolti

Questa tecnologia può migliorare l’efficienza operativa e liberare i professionisti sanitari dai compiti amministrativi, permettendo loro di concentrarsi maggiormente sui pazienti

"Esigua adesione allo sciopero, grazie a medici e infermieri per il loro impegno". I sindacati: "Adesioni allo sciopero del 20 novembre: dal Ministero le solite fake news"

La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"