Gli esperti hanno dimostrato di poter predire la gravità del COVID-19 osservando gli autoanticorpi nella cavità nasale
Verso un tampone per il Covid che predice anche la gravità dell'eventuale infezione: è la promessa che arriva da uno studio condotto presso la Emory University e pubblicato su Science Translational Medicine. Gli esperti hanno dimostrato di poter predire la gravità del COVID-19 osservando gli autoanticorpi nella cavità nasale, il che potrebbe portare a piani di trattamento più personalizzati e fornire informazioni critiche per un trattamento immediato, inclusa l'assunzione rapida di farmaci come il Paxlovid entro una settimana dai sintomi per mitigare una forma grave di Covid.
I risultati suggeriscono anche che la presenza di autoanticorpi nel naso abbia un ruolo protettivo, aiutando a regolare il sistema immunitario per prevenire un'infiammazione eccessiva e combattere il virus in modo più efficace. Il nuovo studio suggerisce che le risposte immunitarie nel naso contro il virus siano diverse da quelle nel sangue, dove invece gli autoanticorpi predispongano a una malattia potenzialmente letale. In breve, gli autoanticorpi nel naso sono associati a protezione, mentre quelli nel sangue sono associati a gravità. Per consentire misurazioni più precise degli anticorpi prodotti localmente nel sito nasale di infezione, il team ha sviluppato un nuovo strumento biotecnologico chiamato FlowBEAT per quantificare i diversi tipi di anticorpi nelle cavità nasali e in altri campioni biologici, che potrebbe presto avere implicazioni per il test di altri virus respiratori come l'influenza o il RSV. "Con FlowBEAT, possiamo prendere un semplice tampone nasale e eseguire un test combinato per misurare simultaneamente tutti i tipi di anticorpi umani contro dozzine di antigeni virali e ospiti, un modo molto più sensibile, efficiente per rilevare autoanticorpi nel naso che possono anche prevedere la gravità dei sintomi", concludono.
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