Blocca le neurochinine implicate nella termoregolazione
Una terapia orale non ormonale potrebbe aiutare a ridurre i sintomi vasomotori (Vms) da moderati a gravi associati alla menopausa, le cosiddette vampate. Approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Fezolinetant agisce bloccando le neurochinine implicate nella termoregolazione dell'organismo, aiutando a ripristinare l'equilibrio nel centro di controllo della temperatura del cervello (l'ipotalamo) per ridurre il numero e l'intensità delle vampate di calore e delle sudorazioni notturne. "Si tratta di un meccanismo d'azione molto sofisticato che agisce proprio all'origine della causa che provoca i sintomi - dichiara Tommaso Simoncini, ordinario di Ginecologia e Ostetricia all'Università di Pisa e Presidente della Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica (Isge) - Questo è un vantaggio importante in quanto consente ai clinici di personalizzare la terapia in base alla tipologia e gravità dei sintomi".
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"
“I farmacisti in qualità di professionisti della salute più prossimi ai cittadini, sono costantemente impegnati nel sensibilizzare le persone ad attenersi sempre alle prescrizioni del medico"
AMOlp e AFI denunciano la preclusione dei medici liberi professionisti alle prescrizioni di farmaci con piani terapeutici, come i nuovi Anticoagulanti orali
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
Dall'isolamento all'ansia nei ragazzi, ecco quali sono i campanelli d'allarme
Senza DRG, i pazienti non hanno accesso a farmaci e monitoraggio
Commenti