Di Silverio e Quici: "Non vogliamo che questi episodi rientrino in una specie di ‘routine della violenza’ che si ripete quasi con monotona regolarità e alla quale si stanno abituando tutti, dalla politica, alle istituzioni all’opinione pubblica"
“Basta, non se ne può più! O il Governo e la Regione intervengono subito, o si chiuda l’ospedale. I medici e gli infermieri sono là per lavorare, per salvare vite: non sono bersagli mobili, punching ball pronti a essere colpiti più volte al giorno”. È indignato e sconcertato il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, a fronte dell’ondata di aggressioni all’Ospedale riuniti di Foggia. Dopo le scene da Far west che hanno visto, la settimana scorsa, 50 persone entrare in ospedale e una ventina fare irruzione in sala operatoria, oggi si registrano, nel giro di poche ore due nuovi episodi di violenza: la scorsa notte un giovane, arrestato in flagranza, ha aggredito tre infermieri con calci e pugni. Nel primo pomeriggio, un uomo con un braccio ingessato si è scagliato contro due infermieri e un vigilante, mentre accompagnava il padre che attendeva di essere visitato.
Ora Anelli chiede un intervento immediato. “Mandate l’esercito, mandate chi volete – reclama – ma i medici devono essere protetti, devono lavorare in sicurezza, con serenità, devono uscire di casa senza chiedersi se rientreranno a fine turno.
"Non siamo assassini e della solidarietà, dei tavoli di confronto, delle dichiarazioni di sostegno non ce ne facciamo più nulla. Il pestaggio avvenuto al Policlinico di Foggia nei giorni scorsi ai danni dei nostri colleghi ci lascia basiti soprattutto per la facilità con cui è stato commesso e l’impunità. Consentire a ben 50 persone di fare irruzione in un reparto ospedaliero vuol dire che sono state violate le più elementari regole di controllo". Non ci stanno i leader dell’Anaao Assomed, Pierino Di Silverio e della Cimo-Fesmed, Guido Quici a far passare sotto silenzio l’ennesimo caso di violenza in corsia, dopo un’estate che ha fatto registrare un picco di aggressioni. "Non vogliamo che questi episodi rientrino in una specie di ‘routine della violenza’ che si ripete quasi con monotona regolarità e alla quale si stanno abituando tutti, dalla politica, alle istituzioni all’opinione pubblica. Per non parlare dell’inaccettabile insensibilità delle Aziende, indifferenti al dovere di mettere in sicurezza i propri ospedali oltre che il personale che vi opera". Chiediamo quindi un piano straordinario di riforma del sistema delle cure e dell’emergenza e nell’immediato un incontro con il Ministro della salute affinché vengano condivise misure urgenti che possano fare da deterrente a questi raid insensati. In mancanza di risposte, non abbiamo altra soluzione che abbandonare gli ospedali". "Non è nostro compito entrare nel merito della vicenda, ma per parte nostra – concludono Di Silverio e Quici – ci costituiremo parte civile in caso di denunce garantendo il massimo supporto legale e psicologico ai nostri colleghi".
Di Silverio: "Dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica si danno ai medici 14 euro in più al mese". Schillaci: “Personale viene da decenni di turni massacranti e burnout”
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
Senza DRG, i pazienti non hanno accesso a farmaci e monitoraggio
Il Gruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e pratiche cliniche innovative, come la telemedicina
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro
Di Silverio: "Dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica si danno ai medici 14 euro in più al mese". Schillaci: “Personale viene da decenni di turni massacranti e burnout”
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
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