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Specializzandi contro il Mur: si persiste a non voler rispettare la legge. Chiediamo incontro a Bernini e Schillaci

Sindacato Redazione DottNet | 05/08/2024 20:46

Anaao Assomed, Asl e Gmi contro il parere del Mur. “La legge parla chiaro: E’ sospesa la certificazione”, dicono le associazioni. La Ministra Bernini: “L’obiettivo è di valorizzarli, totale disponibilità al confronto”

Le associazioni italiane maggiormente rappresentative dei medici in formazione specialistica ANAAO ASSOMED/ALS/GMI, con delegati in seno a tutti gli organi italiani di rappresentanza (CNSU, Osservatorio Nazionale Formazione Medica, Osservatorio Giovani ENPAM) ribadiscono la loro contrarietà in merito alla nota interpretativa MUR errata e capziosa inerente l'esame di passaggio anno per i medici specializzandi assunti con DL Calabria, interpretazione confermata dalla ministra MUR Bernini al recente question time alla Camera. Ma la legge parla chiaro: "E’ sospesa la certificazione delle attività formative da parte del consiglio della scuola di specializzazione, secondo quanto stabilito dal progetto formativo della scuola stessa"

Quanto sopra infatti è un estratto importante della legge approvata da entrambi i rami del parlamento, proposta dalla maggioranza di cui la stessa Bernini fa parte, ed è una norma chiarissima ed è stata emanata per essere rispettata e non per essere interpretata ad uso e consumo di qualche professore universitario che ha paura di perdere manodopera a basso costo come i medici in formazione (da loro definiti schiavizzandi).

 Gli specializzandi non vogliono più essere inquadrati come studenti, unico caso in Europa, e vogliono essere trattati come i loro giovani colleghi europei, ovvero come professionisti quali sono a seguito di laurea e abilitazione alla professione, i quali si formano anche negli ospedali non universitari con una certificazione delle competenze minuziosa e verificata non dagli universitari stessi ma da un ente indipendente.

Un’intera generazione di giovani medici vive da troppi anni una condizione formativa vergognosa: una borsa di studio (!!!) mai indicizzata da 25 anni, mancanza totale dei più elementari diritti e tutele (ferie, malattie, 104, maternità, paternità, allattamento, lutti familiari) e troppe volte costretti "a portare avanti" i reparti universitari (in barba a qualunque normativa Italiana ed Europea) con lavori ripetitivi, demansionanti e poco formativi, nonostante la normativa è chiara in merito ma viene sistematicamente non rispettata. Chiediamo pertanto un incontro urgente con il Ministro della Salute Schillaci e la Ministra MUR Bernini per discutere di questa nota interpretativa (Sic!) che non solo va contra legem ma crea ulteriori dubbi e contraddizioni tipiche di quando si cerca di fermare il vento con le mani.

“Il Ministero dell’Università e della Ricerca sta contribuendo fattivamente al raggiungimento dell'obiettivo strategico del Governo di ridefinire un sistema sanitario nazionale all’insegna dell’efficienza, della qualità e della funzionalità”. Lo afferma, in una nota, il ministro dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini. "Sul lato della formazione – prosegue – è in corso un processo riformatore che riguarda l'accesso alla facoltà di Medicina, mentre per le Scuole di specializzazione sono state aumentate le borse di studio, superando il cosiddetto imbuto formativo. Il Mur è impegnato ad agevolare l'assunzione dei medici specializzandi garantendo, allo stesso tempo, l’eccellenza della qualità della formazione medica”. “Anche in sede di legge di Bilancio è mio preciso intendimento valorizzare la figura dello specializzando, tema che è stato oggetto di confronto con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Su questi e sugli altri temi, la mia disponibilità al confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria è totale”, conclude Bernini.


 

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