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Europa sempre più calda, 176mila morti l'anno con temperature record: l'allarme

Medicina Interna Redazione DottNet | 02/08/2024 14:05

Dal 2020 si sono susseguiti i tre anni più caldi mai registrati in tutta la regione e gli abitanti ne stanno pagando il prezzo più alto. L'appello dell'Oms

Europa sempre più calda. La regione europea è quella che registra il riscaldamento più rapido tra le sei regioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, con temperature che aumentano a circa il doppio del tasso medio globale. Dal 2020 si sono susseguiti i tre anni più caldi mai registrati in tutta la regione, e gli abitanti stanno pagando il prezzo più alto. Si contano 176.040 decessi l'anno tra il 2000 e il 2019 per il caldo estremo, il 36% delle morti per effetto dell'aumento delle temperature in tutto il mondo, 489mila. A lanciare l'allarme è il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge (nella foto), a pochi giorni dall'appello del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ad agire contro la crisi climatica.

Quattro le aree critiche di intervento, evidenziate da Gutierres: prendersi cura dei soggetti fragili, proteggere i lavoratori, aumentare la resilienza delle economie e delle società e limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5° C.

"Ciò non potrebbe essere più rilevante per la regione europea - sottolinea Kluge - dove negli ultimi 20 anni si è verificato un aumento del 30% della mortalità correlata al caldo, con un aumento dei decessi in quasi tutti i Paesi della regione in cui è in atto il monitoraggio". Lo stress da calore estremo è "la principale causa di morte legata al clima nella regione - rimarca - Le temperature estreme aggravano le condizioni croniche, come malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebro-vascolari, peggiorano la salute mentale e i disturbi legati al diabete".

Le ondate di calore sempre più frequenti sono "un problema soprattutto per gli anziani, in particolare per quelli che vivono soli, e anche per le donne incinte". Il direttore dell'Oms Europa ricorda che "gli effetti negativi sulla salute del surriscaldamento climatico sono in gran parte prevenibili attraverso buone pratiche di sanità pubblica: se saremo meglio preparati per una regione europea più calda, salveremo molte vite, ora e in futuro", chiosa Kluge annunciando che "l'Oms Europa, attraverso il nostro Centro europeo per l'ambiente e la salute, sta attualmente sviluppando una seconda edizione aggiornata delle linee guida per l'elaborazione di piani d'azione contro il caldo. Ciò fornirà un punto di riferimento basato sull'evidenza per i governi nazionali e locali per mettere a punto o aggiornare i propri piani. Dobbiamo rafforzare l’azione coordinata per proteggere la nostra salute dall’impatto più diretto e letale del cambiamento climatico".

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