L'allarme lanciato dall'organizzazione Peter Pan Odv
L'accesso alle cure palliative pediatriche (Cpp) è garantito solo al 15% dei 30mila bambini che in Italia ne avrebbero bisogno e ben sette Regioni non hanno centri o strutture dedicate a questo servizio specialistico, un problema che costringe i pazienti e le loro famiglie a "fare viaggi estenuanti e a trascorrere lunghi periodi lontani da casa per ricevere le cure necessarie". Questo l'allarme lanciato da Peter Pan Odv, l'organizzazione di volontariato che accoglie, insieme alle loro famiglie, i bambini malati di cancro che si recano a Roma per ricevere le cure necessarie.
La figura del caregiver', organizzato da Peter Pan Odv a Roma nell'ambito del Giro d'Italia delle Cure Palliative Pediatriche, è emersa la necessità di considerare, all'interno del percorso di Cpp, non solo l'aspetto medico, ma anche il benessere emotivo, sociale e psicologico dei bambini e delle loro famiglie. "Il nucleo familiare è la prima comunità in cui il paziente vive la sua malattia ed è qui che viene individuata la figura del caregiver, importantissima nella cura del paziente. Il caregiver e la famiglia tutta sono sottoposti a un pesante carico emotivo, è quindi assolutamente necessario che l'equipe curante si prenda cura della famiglia, specialmente se sono presenti bambini o minori", fa notare Renato Fanelli, oncologo e membro del comitato etico di Peter Pan e del coordinamento regionale per le Cure Palliative Adulti e Pediatriche. "Ai nostri ospiti offriamo anche spazi di ascolto e condivisione, affinché non si sentano soli nel difficile momento della malattia e possano esprimere liberamente le proprie emozioni e paure. Riusciamo a farlo grazie ai professionisti che collaborano con noi e grazie ai nostri volontari", conclude Roberto Mainiero, presidente di Peter Pan Odv.
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