Canali Minisiti ECM

La dipendenza da Internet altera la chimica del cervello nei più giovani

Psichiatria Redazione DottNet | 07/06/2024 11:56

Lo suggerisce uno studio pubblicato su Plos Mental Health che ha esaminato 12 ricerche precedenti

 I giovani con dipendenza da Internet sperimentano cambiamenti del cervello che potrebbero portare a comportamenti di maggiore dipendenza. Lo suggerisce uno studio pubblicato su Plos Mental Health che ha esaminato 12 ricerche precedenti: hanno coinvolto 237 giovani tra i 10 e i 19 anni, nell'arco di 10 anni, a cui è stata diagnosticata la dipendenza da internet. "L'adolescenza è una fase cruciale dello sviluppo durante la quale le persone attraversano cambiamenti significativi nella loro biologia, cognizione e personalità - dice Max Chang, autore principale dello studio e ricercatore presso il Great Ormond Street Institute of Child Health dell'Ucl - Di conseguenza, in questo periodo il cervello è particolarmente vulnerabile agli impulsi legati alla dipendenza da Internet come l'uso compulsivo, il desiderio di utilizzare la tastiera e il consumo di media".

Secondo lo studio, gli effetti della dipendenza online sono stati evidenti in più reti neurali nel cervello dei giovani esaminati ed è stata notata una maggiore attività in alcune parti quando i partecipanti riposavano. Allo stesso tempo, si è verificata una diminuzione complessiva della connettività funzionale nelle parti del cervello coinvolte nel pensiero attivo, la parte responsabile della memoria e del processo decisionale.

"I risultati del nostro studio mostrano che ciò può portare a cambiamenti comportamentali e di sviluppo potenzialmente negativi che potrebbero avere un impatto sulla vita degli adolescenti - aggiunge Chang - Ad esempio, potrebbero avere difficoltà a mantenere relazioni e attività sociali, mentire sull'attività online e sperimentare un'alimentazione irregolare e un sonno interrotto". Il ricercatore, infine, spera che i risultati dimostrino "come la dipendenza da Internet altera la connessione tra le reti cerebrali nell'adolescenza", il che consentirebbe di trattare efficacemente i primi segni di dipendenza da Internet.

Commenti

I Correlati

Gli scienziati dell'UNSW Sydney's Centre for Healthy Brain Ageing, in Australia, hanno esaminato i dati relativi a 3.483 gemelli di età superiore ai 45 anni coinvolti in studi nazionali

Lo rivela una nuova analisi globale condotta nell'ambito del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) 2021

Numeri in crescita anche per le prestazioni erogate (9,6 mln). Stabili i posti letto (9,3 ogni 100 mila abitanti) ma ci sono sempre meno strutture residenziali e semiresidenziali

Una ricerca pubblicata su The American Journal of Human Genetics e condotta tra Canada e Italia, ha evidenziato che le varianti del gene Ddx53 contribuiscono all'Asd

Ti potrebbero interessare

Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”

"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"

Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"

Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale

Ultime News

Lo scenario attuale vede ancora il virus SarsCoV2 "circolare a livello globale e causare malattie gravi, condizioni post-Covid e morti. La maggior parte dei decessi per Covid-19 continua a verificarsi in ovef 65 anni"

Il commento del Presidente dell’Associazione di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO) sui risultati dei ricercatori italiani pubblicati sulla nota rivista scientifica e presentati al congressosul tumore al seno

L’analisi della banca dati Pharma Data Factory (PDF) che con il 95% di farmacie monitorate consente una rilevazione dei consumi reali di medicinali in Italia

“Confidiamo nel buon senso e nel rispetto dell’impegno assunto con tutte le nostre organizzazioni sindacali e con professioniste ed i professionisti del Ssn”