Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"
Il 2025 potrebbe essere l’anno del debutto della Quota 41 per tutti, con il ricalcolo contributivo. Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, fornisce alcune anticipazioni sugli obiettivi del Governo in materia di pensioni in vista della prossima Legge di Bilancio. I condizionali sono d’obbligo, visto che mancano parecchi mesi all’autunno, periodo in cui viene predisposta la Manovra. Ma gli obiettivi sono tracciati: vediamoli in dettaglio.
L’attuale Quota 103, lo ricordiamo, prevede già i 41 anni di contributi ma bisogna anche avere almeno 62 anni.
Le novità INPS in arrivo
Durigon ha rilasciato queste dichiarazioni nel corso di un evento sulla previdenza organizzato da Affari&Finanza a Milano, durante il quale il neo presidente INPS, Gabriele Fava, ha invece parlato del futuro tecnologico dell’Istituto previdenziale. L’obiettivo primario è la semplificazione, garantendo «velocità nell’ottenere servizi con dati certi». «Come i cittadini usano le app delle banche, così i cittadini devono poter accedere immediatamente alla loro situazione pensionistica e in un secondo momento avere simulazioni della loro proiezione pensionistica».
La app INPS esiste da anni e offre già diversi servizi: prenotazione appuntamenti, estratto conto contributivo, simulazione pensione e DURC Online solo per citarne alcuni. Ma allo studio ci sono implementazioni con utilizzo delle nuove tecnologie. Anche il portale è destinato a cambiare di conseguenza, sempre nell’ottica di: portare l’Istituto vicino a tutti, semplificando le procedure.
«Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale ci aiuteranno a rendere i dati sempre più certi. Vogliamo passare da un welfare difensivo a un welfare generativo». La digitalizzazione sarà dunque portata avanti utilizzando l’IA ma non solo. In vista c’è anche un progetto di smart tv per anziani, sempre pensata per fornire informazione (una sorta di area riservata MyInps allargata a diversi media) ed un programma di educazione previdenziale per i giovani, con un roadshow nelle scuole e nelle università.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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