Lo rivela un nuovo studio secondo cui, quindi, il trattamento dell'ipertensione negli adulti giovani e di mezza età può aiutare a prevenire la demenza e l'Alzheimer
Soffrire di ipertensione arteriosa a 30 anni potrebbe portare a una peggiore salute cerebrale a 70 anni, con conseguente aumento del rischio di demenza. Lo rivela un nuovo studio secondo cui, quindi, il trattamento dell'ipertensione negli adulti giovani e di mezza età può aiutare a prevenire la demenza e l'Alzheimer. La ricerca, pubblicata sulla rivista JAMA Network Open e condotta presso l'Università della California a Davis, ha confrontato le immagini della risonanza magnetica del cervello di anziani che avevano la pressione alta tra i 30 e i 40 anni con quelle di anziani che da giovani avevano una pressione normale. Il campione esaminato era di 427 individui.
Le scansioni cerebrali rivelano differenze significative: i ricercatori hanno riscontrato che il gruppo con pressione alta aveva volumi cerebrali significativamente ridotti e una peggiore integrità della materia bianca (ovvero le fibre nervose), fattori entrambi associati alla demenza.
"L'ipertensione è un fattore di rischio incredibilmente comune e curabile associato alla demenza. Questo studio indica che soffrire di ipertensione nella prima età adulta influisce sulla salute del cervello decenni dopo", continua George. Lo studio si aggiunge a un crescente numero di prove che dimostrano come i fattori di rischio cardiovascolare in giovane età siano dannosi per la salute del cervello in tarda età.
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