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Schillaci: Massimo impegno per più sicurezza personale, violenze ai medici inammissibili

Privacy Redazione DottNet | 10/01/2023 19:28

AMOLp: ancora violenza contro i medici. È il momento di dire basta

"Episodi di aggressione fisica e verbale a medici e infermieri, come quelli che si ripetono con sconcertante frequenza, non sono più ammissibili. Al personale sanitario va tutta la mia solidarietà e vicinanza; il ministero della Salute metterà in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare la loro incolumità". E’ quanto dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una nota."Da subito - dettaglia il ministro - ho chiesto di efficientare le attività di monitoraggio e prevenzione in capo all’Osservatorio nazionale, previsto dalla legge 113/2020 per la sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, così come intendo rendere nuovamente operativo il Comitato nazionale per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive, fermo dal luglio scorso, previsto dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, il cui coordinamento è affidato al ministro della Salute. Il Piano nazionale della Prevenzione, inoltre - aggiunge - prevede una specifica azione centrale proprio in tema di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, con l’obiettivo di promuovere e ampliare le tutele in maniera integrata, approccio che rappresenta un punto chiave all’interno dei progetti finanziati nell’ambito del Piano nazionale complementare al Pnrr".Il comparto sanitario è tra i settori più soggetti al fenomeno delle aggressioni e tra infermieri e medici le donne sono le più colpite.

"La salvaguardia di chi lavora in sanità è essenziale per garantire sicurezza delle cure e qualità ai pazienti. Con questo obiettivo - assicura Schillaci - siamo impegnati affinché tutti gli strumenti a disposizione siano utilizzati in modo efficace per permettere a tutti gli operatori e professionisti sanitari di svolgere il proprio lavoro nelle condizioni di massima tutela".

Intanto l'Associazione Medici e Odontoiatri liberi professionisti (AMOlp), esprime la più totale solidarietà ai colleghi che in questi giorni a Roma e a Udine, sono stati vittime di aggressioni fisiche ingiustificate durante l'espletamento della loro attività. AMOlp chiede a tutti gli organi istituzionali e politici un impegno concreto. Siamo di fronte a un escalation di aggressività e di violenza, fomentata anche dai social, che impone una gestione della sicurezza del personale sanitario soprattutto in certi contesti e in certi orari.  I numerosi allarmi che giungono quotidianamente dalla cronaca non possono e non devono passare inosservati o assumere rilevanza mediatica solo dopo eventi ancora più drammatici sebbene allo stato purtroppo prevedibili. L'esercizio della professione medica merita rispetto e in alcun modo e per nessun motivo va messa in pericolo l'incolumità di tanti colleghi che quotidianamente e con abnegazione, svolgono il loro instancabile lavoro per la salute dei cittadini.

 

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